Sono passati ormai 131 anni dall’alba di quel freddo 15 dicembre 1891, data in cui nacque ufficialmente la pallacanestro, e da allora, specialmente in prossimità della ricorrenza, gli appassionati di tutto il mondo dedicano ringraziamenti più o meno poetici al Dottor James Naismith, il giovane docente che all’età di trent’anni lavorava come insegnante di educazione fisica presso la Young Men’s Christian Association (YMCA) di Springfield, una cittadina fondata poco più di 250 anni prima sulle rive del fiume Connecticut che in seguito fu ribattezzata “Hoop City” proprio per aver tenuto a battesimo il basketball.

Nato il 6 novembre 1861 ad Almonte, Ontario, da genitori scozzesi emigrati in Canada, il piccolo James, secondo di tre figli, ebbe un’infanzia difficile, segnata dalla perdita dei genitori a causa della febbre da tifo nel giro di soli quindici giorni: il 19 ottobre venne a mancare papà John e il 6 novembre, giorno del suo nono compleanno, morì mamma Margaret. Questi lutti lo costrinsero a trasferirsi dallo zio e dalla nonna materna insieme con suo fratello e sua sorella e fu proprio grazie alla fermezza di suo zio che James completò gli studi ed entrò poi alla McGill University di Montreal come insegnante di Scienze motorie. Pochi mesi più tardi si trasferì alla YMCA, nel Massachusetts, ed il suo destino, così come quello di milioni di altre persone negli anni a venire, cambiò per sempre.

La non facile gestione di alunni alquanto turbolenti ed il clima invernale diversamente mite del New England, caratterizzato da abbondanti nevicate che rendevano impossibile praticare l’educazione fisica all’aria aperta, furono i principali problemi che spinsero Mr. Luther Halsey Gulick, capo del dipartimento di educazione fisica, a chiedere al Professor Naismith di ideare un nuovo gioco che fosse dotato di regole semplici, privo di contatti fisici e attuabile in strutture al coperto continua a pag. 19 di Basket Story #22



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