Parole dure e senza peli sulla lingua da parte del 70enne Giorgio Buzzavo che ha detto la sua sul momento del basket italiano. Sulle colonne dell’odierna edizione del Corriere della Sera, Flavio Vanetti ha intervistato Giorgio Buzzavo. Qui di seguito uno stralcio delle dichiarazioni dell’uomo che per tanti anni ha guidato il gruppo polisportivo Benetton. «Aumentare le squadre è una follia: non ci sono soldi per tutti» ha tuonato Buzzavo che ha aggiunto: «La serie A a 18 squadre ucciderà anche la mia tendenza all’ottimismo. Stanno rovinando definitivamente la nostra amata pallacanestro, che di questo passo morirà: già all’epoca fui il solo a oppormi al passaggio da 14 a 16. Ancora una volta si va nella direzione sbagliata: è una scelta miope di fronte al quadro economico del Paese e allo sviluppo del basket internazionale, che lavora per avere più qualità con meno squadre». Non meno dure le dichiarazioni di Buzzavo sui vertici della pallacanestro italiana. «La Lega non potrà avere un obiettivo comune: troppe diversità e troppi interessi differenti. La Fip punta a una Lega debole per fare quello che vuole. Non ci sono risorse per tutti e si “equivoca” fra i nomi delle piazze storiche e la loro reale capacità di allestire budget per competere a un livello più alto. Ma questo è solo l’inizio». Quindi l’ex Benetton definisce il basket italiano «Aurea mediocritas» sottolineando che Armani «ha sballato la serie A con budget troppo alti. Ma in Europa, sono troppo bassi: quindi, vive di un paradosso» mentre difende la sua Benetton dell’epoca perché «lottavamo contro altri club che investivano e in Europa abbiamo vinto coppe e fatto finali». Infine Buzzavo prova servire un assist: «Accettare la nostra realtà, riscrivere le regole, ristudiare la “piramide”, stabilire standard inderogabili».