All’inferno e ritorno: è quanto ha fatto la Juvecaserta che prima ha toccato il fondo e poi, spalle al muro, ha risalito la china fino a piegare la strenua resistenza di Cremona. La compagine lombarda ha tenuto in mano le redini del confronto per 26’ poi, dopo il massimo vantaggio (+18), subisce la reazione rabbiosa prima ancora che tecnica degli avversari. Nonostante l’uppercut di una Caserta capace di piazzare un 25-7 in circa 8’ e poi un altro break di 9-0, Cremona ha la forza dell’ultimo assalto. Gli uomini di Sandro Dell’Agnello vincono con la rabbia, il cuore e la voglia prima ancora che con una difesa asfissiante. La vittoria porta innanzitutto la firma del tecnico livornese, poi di una tifoseria che veste i panni del sesto uomo, quindi Putney su tutti. Johnson-Odom fa pentole e coperchi ma non basta ai lombardi.

La gara

Cremona parte subito forte sparando un 2-8 in faccia agli avversari ma al 5’ si torna in perfetta parità a quota 10. Caserta, tuttavia, continua a fare fatica in attacco affidandosi troppo alle conclusioni dalla lunga distanza così al 9’ gli ospiti si portano, con le triple di Wojciechowki e Johnson-Odom al massimo vantaggio sul 12-20. Dopo oltre 4’ di black out offensivo Caserta ritrova il canestro con Putney che sigla il 14-20 con cui si chiude il primo quarto. La Juvecaserta riparte con più determinazione e in poco più di 2 giri di lancette riagguanta Cremona sul 21-21 con Cinciarini. Ancora una volta la Vanoli riprende a macinare sui due fronti del gioco e con Johnson-Odom si riporta avanti di 6 (21-27), poi dopo un botta e risposta dalla lunga distanza tra Bostic e Wojciechowki la partita vive un momento di stanca. La prima a risvegliarsi è Cremona che piazza un 7-0 che vale il 24-37 del 18’ con Caserta in totale confusione. Un piccolo sussulto finale viene vanificato dal trepunti di Carlino che manda le squadre negli spogliatoi sul 30-42.

Alla ripresa del gioco un tecnico alla panchina di Caserta permette alla Vanoli di portarsi al 31’ sul 30-45. Sosa segna i suoi primi punti quando il tabellone segnala che sono trascorsi 21’12”.  Ma Cremona ha sempre in mano il pallino del gioco e spinta soprattutto da Johnson-Odom arriva fino al 38-56 del 26’. Dell’Agnello su tutte le fuori reagisce in maniera veemente dicendone di tutti i colori alla squadra durante il timeout, con accuse specifiche a Putney che per qualche minuto in panchina sbraita, tenuto a freno dal mestiere del compagno Linton Johnson. Quando si riprende a giocare si vede una Juvecaserta trasformata, punta nell’orgoglio si aggrappa a Diawara e Cinciarini per mangiare punto su punto a Cremona. Al 30’ i bianconeri sono a metà dell’opera sul 46-57. Johnson-Odom prova a tenere a galla i suoi ma ormai Caserta è un fiume in piena con una difesa che alterna zona/match-up/uomo ed aggredisce l’avversario con il Palamaggiò che diventa il sesto uomo sul parquet. Il break di Caserta arriva fino al 35-7 poco dopo il 34’ che vale la parità a quota 63 con Sosa che decide di entrare finalmente in campo. Il solito Johnson-Odom colpisce dalla lunga distanza, ma Sosa replica con la stessa moneta, quindi Putney ne fa 5 ed il libero di Diawara valgono il 72-66 del 36’. Iniziano gli ultimi 2 giri di lancette, Putney colpisce da 3 andando di tabella e sembra possa finire lì. Ma nell’ultimo minuto Johnson-Odom piazza due bombe mentre Putney fa 0/2 dalla lunetta così a 12” dalla fine ci vogliono 2 liberi di Sosa a spingere Caserta sul 77-74. A 7” Turner segna il primo libero, sbaglia il secondo poi Sosa fa scorrere i titoli di coda dalla linea della carità per il 79-75 finale.

Magic Moment

Dal 26’ al 39’, poco più di un quarto di gioco a cavallo del 3° e 4° tempo, Caserta ribalta la gara come un calzino con un parziale di 37-11. Il là arriva dal timeout del «Dell’Agnello furioso» con urla e legni del parquet a rischio. Oltre alla reazione rabbiosa c’è tanta difesa di Caserta a far restare i due punti all’ombra del Palamaggiò.

Man of the match

Per una volta la palma va al coach perché è Sandro Dell’Agnello a segnare la svolta. Poi decisivi per Caserta Putney, Cinciarini e Diawara mentre Sosa mette la firma «giocando» solo dal 33’. Johnson-Odom dimostra di poter recitare un ruolo fondamentale nella lotta per non retrocedere di Cremona.

Numbers

0 – I punti di Sosa nei primi 20’ (12’ sul parquet) con 0/5 e -14 di plus/minus… sciopero bianco? Altro 0 per i liberi realizzati da Caserta su 6 tentativi nel primo quarto di gioco.

12 – I punti sempre di Sosa negli ultimi e decisivi 7’ della partita.

15 – Le palle perse di Cremona pesano perché il saldo finale è -8 contro il -3 degli avversari

11 – Le triple di Caserta con 7 nella ripresa che sono una delle chiavi della rimonta vincente

60 – La deficitaria percentuale ottenuta dalle due squadre nei tiri dalla lunetta (59% Caserta, 62% Cremona).

27 – Il bottino personale di Johnson-Odom che chiude con 10/16 al tiro e 5 triple. Peccato solo per il 2/6 ai liberi e le 5 palle perse.

Pasta Reggia – Vanoli Cremona 79-75 

(14-20, 30-42, 46-57)

Pasta Reggia: Sosa 14, Iavazzi ne, Diawara 13, Cinciarini 15, Ventrone ne, Putney 19, Gaddefors 1, Giuri, Bostic 11, Cefarelli, Watt 6, Johnson. All. Sandro Dell’Agnello

Vanoli Cremona: Johnson-Odom 27, Amato ne, Mian 2, Gaspardo 12, Harris 4, Carlino 4, Boccasavia ne, Wojciechowski 8, Biligha 12, Turner 1, Thomas 5. All. Paolo Lepore