Un esordio vincente, ma non convincente, quello della Fortitudo “nuovo corso” che raccoglie oltre 4800 spettatori per la “prima” al Paladozza. Al primo di ottobre con una prestazione in chiaroscuro si possono salvare i due punti in classifica, che sono tali solo ed esclusivamente perchè di fronte alla Fortitudo si presenta una squadra che farà molta fatica a salvarsi, con un roster obiettivamente inquietante e con due USA di livello imbarazzante ( quantomeno stasera). Una squadra che passa 50 punti segnati al minuto 38, che butta alle ortiche 24 possessi in attacco sparacchiando con il 20% dall’arco, non può e non deve rappresentare un problema e allora non tragga in inganno il vantaggio finale di oltre 20 lunghezze perchè la Fortitudo è riuscita a sbrogliare la matassa solo nel terzo quarto su un paio di folate firmate Bolpin ( l’ex di turno) e cementare il vantaggio nel finale quando Chiusi ha completamente alzato bandiera bianca.

Bassi non si nasconde dietro a frasi di circostanza, ringraziando staff medico per avergli messo a disposizione la rosa integrale, ma salvando a malapena il primo tempo dei suoi. Lascia al futuro il giudizio su Spear ( è un ragazzo giovane alla prima esperienza fuori dagli USA), mentre salva la gara di Tilghman ( si tratta di un giocatore che le cifre non premieranno mai, ma che fa tante cose per mettere in ritmo e in partita i compagni). Si prende tempo per assemblare una squadra che deve ancora trovare la propria identità. Dall’altra parte della “barricata” un Caja complessivamente soddisfatto soprattutto rispetto all’approccio difensivo, meno della gestione offensiva in particolare nel primo tempo. Buono invece, per il coach biancoblù quanto prodotto nei secondi venti minuti. Quando gli si chiedono parole su Sergio e la poca produttività della panchina ( solo 13 punti) si smarca precisando l’inattività di 18 mesi del giocatore; se gli si chiede la gestione panchina / campo, campo / panchina di Freeman chiarisce la scarsa attitudine “mentale” del giocatore che lo porta a “distrazioni” rispetto alle quali è necessario tenerlo sulla corda. Insomma un cantiere aperto ( come accade più o meno per tutti a Ottobre) dove gli automatismi sono da oliare, ma, in ogni caso, una squadra che, a detta dell’allenatore, in difesa ha fatto correttamente il compito.

La Cronaca

Si parte forte e la Fortitudo risponde presente fabbricando 14 punti nei primi 5 minuti con il quintetto base Fante – Aradori – Bolpin – Freeman e Ogden che a turno buca il canestro avversario. Cinque minuti per scaldare il Paladozza, ma cinque minuti che rimarranno gli unici del primo tempo in cui si vede qualcosa che assomigli al basket. Chiusi mostra evidenti limiti sin da subito, nonostante Stefanini prima e Dellosto poi riescano a cucire l’iniziale svantaggio. Spear fantasma e Tilghman che potrebbe essere utile in una squadra con almeno due – tre attaccanti puri chiaramente non aiutano più di tanto e il solo Jerkovic sostiene il due tricolore a tenere la barra dritta. Dopo i primi cinque minuti inizia un Festival dell’errore che ben presto si trasforma in un Festival dell’orrore a livello cestistico dal quale è difficile trovare qualcosa da salvare. La gara va sul punto a punto dove fare canestro è quasi un gol. La Fortitudo per larghi tratti non riesce ad avvicinarsi al canestro e si vedono tiri forzati da oltre 8-9 metri frutto di azioni dove al ventesimo secondo si palleggia ancora nei pressi del cerchio di metà campo. La situazione va bene a Chiusi il cui attacco spuntato ovviamente non può che sperare che la partita si vinca a 60 ( magari anche qualcosa meno) e in mezzo a questa selva davvero oscura gli ospiti trovano anche il +6 ( 20-26 verso il 15′) sull’ottavo punto di Dellosto. Il secondo quarto si chiude con un 14-14 da amatori, con percentuali che non possono essere vere ( la Fortitudo nel secondo periodo fa 4/18 dal campo, Chiusi 3/13) e un punteggio che dice 60 punti in due ( 31-29). E’ difficile commentare il primo tempo, lasciamolo agli annali come un qualcosa da non insegnare alle future generazioni.

Dopo la pausa “lunga” e “necessaria” per riordinare le idee, la Fortitudo parte nuovamente bene e quasta volta fa seguire a una prima folata ( 41-31 al 23′) un secondo strappo ( 54-39 in chiusura di quarto), dopo il timido rientro degli ospiti ( 41-36 al 24′). Di fatto la gara si chiude lì con l’ex di turno , Riccardo Bolpin che dopo un primo tempo sonnecchioso (3 punti con 1/3 ) fabbrica un’ottima seconda parte ( sarà top scorer di serata con 17 punti 4/9 dalla lunga). Chiusi prova nelle prime curve del quarto periodo a tornare in partita, fino al -10 firmato soprattutto dal bolognese Stefanini scuola BSL S.Lazzaro ( 57-47, minuto 24′), ma poi la Fortitudo piazza la terza definitiva scoppola ( ancora con Bolpin coadiuvato dal Fante) fino al +19 sulla terza tripla di serata di Luigi Sergio ( 68-49, minuto 37′). Il resto è garbage.

Per la Fortitudo una settimana di intenso lavoro per preparare una doppia ( Rimini fuori e Forlì in casa) sicuramente non semplice. Per Chiusi la necessità di capire gli equilibri e iniziare a affrontare le gare con il coltello tra i denti: la strada è impervia, soprattutto nel girone rosso.

Pagelline

Fortitudo Bologna: Sergio 6,5: Gli vorrà tempo per fare minutaggio, ma intanto mette tre triple. Aradori 5: Parte bene, poi si perde nella serata storta ( 2/9 al tiro e 3 perse). Conti 5: Stesso minutaggio di Sergio, apporto completamente opposto. Bolpin 7: Nel secondo tempo trova le cose giuste al momento giusto ed è di fatto il match-winner. Panni 4,5: Non è il Panni dello scorso anno. Speriamo sia solo una serata storta. Fantinelli 6,5: Nel primo tempo è nel marasma generale, ma nel secondo dice la sua. Freeman 5,5: Per quanto visto potrà essere la tipica croce e delizia. Ha mezzi assoluti ma un atteggiamento svagato che gli fa sbagliare anche le cose più semplici. Ogden 6: Non ha spadroneggiato, ma è concreto (5 recuperi non sono mai un dato casuale). Morgillo 6,5: Si batte, si sbatte e in 19 minuti cattura 8 carambole.

San Giobbe Chiusi: Tilghman 5: Ok, non ci aspettiamo punti e leadership, ma qualcosa in più è lecito da un USA. Brinza s.v.; Spear 4: Sarà anche la prima gara di un certo livello, ma al di là di 9 rimbalzi il nulla. Dellosto 5,5: Parte bene, ma nel secondo tempo scompare. Chapelli s.v.; Martini 5,5: Lo si ricorda solo per l’inutile tecnico. Che peraltro lo toglie dalla partita. Stefanini 6: Tira tantissimo e non benissimo ( 5/14), ma quantomeno prova a responsabilizzarsi. Bozzetto 4,5: Totalmente impalpabile. Jerkovic 6,5: Il migliore dei suoi e con lui in campo Chiusi perde solo di 4. Raffaelli 5,5: Fa il compito ma non ha cambi di marcia. Possamai 6: Non doveva giocare, stringe i denti. Magari fatica ma cattura 8 carambole in 15 minuti.

Arbitri: Moretti 6,5, Attard 6,5 e Doronin 7.

FORTITUDO BOLOGNA – SAN GIOBBE CHIUSI 72-51 (17-15) (31-29) (54-39)

FORTITUDO BOLOGNA: Giordano N.e., Sergio 9 (3/5 da 3), Aradori 8 (1/4, 1/5), Conti (0/2, 0/2), Bonfiglioli N.e., Bolpin 17 (2/2, 4/9), Panni ( 0/4 da 3), Kuznetsov n.e., Fantinelli 14 (2/3, 2/3), Freenam 10 ( 4/11, 0/1), Ogden 10 ( 3/9, 1/3), Morgillo 4 ( 2/3). All. Caja

SAN GIOBBE CHIUSI: Tilghman 4 (0/2, 0/3), Brinza, Spear 3 (1/5, 0/2), Lorenzoni NE, Dellosto 8 (4/5, 0/2), Chapelli, Martini 5 (1/1, 1/1), Stefanini 13 (4/8, 1/6), Bozzetto 2 (0/1), Jerkovic 12 (3/3; 2/5), Raffaelli 2 (0/1, 0/1), Possamai 2 (1/2). All. Bassi

Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti . Bologna 14/34; Chiusi 14/29. Tiri da 3: Bologna 11/32, Chiusi 4/20. Liberi: Bologna 11/17. Chiusi 11/16. Rimbalzi: Bologna 37 (22+15, Freeman 9). Chiusi 39 (30+9, Spear 9). Assist: Bologna 18 ( Fantinelli 4), Chiusi 11 ( Tilghman 7).

Arbitri: Moretti, Attard e Doronin.

Spettatori: 4.805