Quarta gara di Shabazz Napier, quarta W in fila per l’Olimpia in EL.

1 – CAMPAZZO. L’Argentino più sopravvalutato della storia è finito alla StellaRossa: possiamo dire che le altre squadre hanno evitato una pallottola. Visto che si parla già della probabile rivoluzione in casa Olimpia, meglio farsi fin da subito una domanda, nutrendola della figuraccia messa insieme da Campazzo nella NON-gestione del vantaggio argentino in doppia cifra a quarto periodo profondo, per finire con sconfitta vs Portorico e prima assenza albiceleste ai Mondiali da tempo immemorabile. La domanda: cosa ha vinto da prima guida Campazzo? Potete rispondere in rima. Anzi, dovete.

2 – MILANO. Tra futuro e presente non è semplice trovare un modo di gestire il finale di stagione. Più avanti trovate gli allenatori liberi, qui si parla di una pg non eccelsa ma reale che ha vinto 4/4 in EL, e di un lungo difficile da collocare ma con mani fatate anche per passare. Napier ha contratto e meriti per restare: tra infortuni e mezze-leghe non giocava sul serio da anni, la prossima stagione con meno ruggine e un po’ di fortuna infermieristica sarà come un nuovo acquisto. Voigtmann, dall’arrivo di una vera pg, è 6/14 da 3 vs il precedente 5/32: simili (s)proporzioni possono mai essere figlie solo del rendimento personale di un giocatore? Segnalo che un lungo da 3 ass/gara (sempre post-Napier) è un discreto lusso: il Tedesco non è mai stato, prima di MI, sotto ai 40 ass nella RS di EL.

3 – TONUT. Il giocatore che doveva essere da subito uno dei principali eredi dei minuti lasciati liberi dallo sfortunato Shields. Tonut può giocare al livello EL senza dubbi, lo fanno con profitto Obst e Jaramaz (che però sono usati e allenati dai loro staff) Lountzis e Larentzakis (idem), figurarsi il figlio di Alberto: nelle ultime 4 giocate (4W) 84 mins (media 21 vs 12 in precedenza), 10/14 da 2, 3/7 da 3, 4 rebs/gara (vs OLY caporimbalzista Olimpia), 6 ass 4 rec 2 perse. Bensvegliato Ettore.

4 – INSOLITO. Milano ha vinto avendo la meglio in parti del gioco in cui di solito boccheggia. Ha tirato bene: 30/60, e togliendo i dati di Napier (che ancora dal campo la mette poco) addirittura 27/48. Ha primeggiato a rimbalzo, 29-24. Ha anche avuto 66 possessi, che sono significativamente di più dei soliti 55-60.

5 – BOLOGNA. Secondo pesante KO in 3 gare, arrivati nello stesso modo: tranvata presa subito, incapacità di reagire per tempo, V-BO anche più che doppiata e gestione della disfatta per non farla diventare dramma. Nei due primi half vs Barca e Fener, i Bolognesi hanno scritto 27 e 29: ok, erano trasferte ma…

6 – CAZOO. Chi non ha proprio problemi a segnare sono i Baschi, che hanno operato alla grande sul mercato e sono la formazione più divertente del torneo. Sono anche efficaci, come dice il posto 7 attuale, e sanno resistere ai KO della sorte (infortunio di Henry). 114 pti sono un miracolo per la EL, e linfa per il torneo: sono stati ottenuti, inoltre, in totale assenza del principale triplista Howard (8 mins per 0/5 dal campo), mettendo 5 uomini in doppia cifra, tutti almeno a 14 pti in un torneo in cui i primi 5 realizzatori stanno tra 18 e 16.

7 – CoY. A tal proposito, libero ogni dubbio: Penarroya è il Coach of the Year della EL 22/23.

8 –TOTOALLENATORE. Sarà l’argomento principale dell’estate meneghina. Messina ha fatto molto peggio da GM che da coach, ma penso che anche come allenatore sia datato e ormai troppo amico della filosofia dell’orco, almeno nell’ambiente milanese. Gli obiettivi dell’Armani sono 3: EL, EL, EL. Il resto fa da contorno e non può più fare da consolazione. Serve un coach con spirito moderno, abile a fare giocare squadre complicate e campioni (cioè: gente con caratteri difficili), dotato di esperienza vincente e peso anche politico. Il primo della lista è talmente avanti a chiunque altro da rendere la lista mono-nome: Pablo Laso. Il secondo tra quelli liberi, è Sfairopoulos, che però ha reso davvero solo dentro al nido-OLY; tra quelli probabilmente liberi a fine stagione di certo preferisco Trinchieri a Scariolo, ma se si dovesse liberare la panchina del Barcellona, allora Jasi c’è.

9 – MONACO. Quella dei monegaschi vs il Maccabi è una bella netta W, importante anche perché allontana gli Israeliani dalla zona PO. Attenzione, perché è arrivata nonostante un’altra brutta gara di James: si sa che, quando gioca male, MJ de noantri tende a impazzire. Nelle ultime 7 gare è 5/30 da (per tre volte 0 triple segnate) 16 perse, solo 6 rec.

10 – CALATHES. Ha appena compiuto i 34. Per la prima volta dal 2015/16 corre il rischio di finire sotto ai 5 ass di media, quasi sicuramente sarà sotto i 6: aggiungete che negli ultimi due anni tra Barca e Fener, Jasi e Itoudis, non ha trovato una sintonia ideale coi suoi allenatori. Non sarei sorpreso se, nonostante il contratto, a fine anno lasciasse Istanbul. I minuti al Fener sono gli stessi che ha in carriera (25 vs 26) ma l’indice di valutazione è calato di quasi 2 pti, tanto che Nick-no-quick è fuori dai primi 25 della manifestazione e sta sotto ai 2 nella ratio ass/perse. Da un lato è in parabola calante, sulla fine della carriera; dall’altro, dovesse cambiare squadra, un giocatore simile per 2 anni e 16-18 mins a gara sarebbe da considerare attentamente, fatto un chiaro discorso su minuti, impiego, musi e capricci.