Una giornata tra alti e bassi dove vige quasi sempre la regola del fattore campo, in cui però non sono mancate le emozioni. Torino è tra le poche che riesce a scrivere il “2” in schedina, e la sua vittoria le vale il primo posto a quota 28 punti, in coabitazione con Orlandina e Trento. Trapani perde una partita importante a Napoli, che assieme a Ferentino (unica altra vittoria in trasferta sul fanalino di coda Imola) vuole propare a insidiare l’ottavo posto proprio dei siciliani che vuole dire playoff. Miglior gara della serata è quella tra Jesi e Brescia, che si risolve in volata a favore dei marchigiani.
Nonostante l’89-75 finale, Biella impiega più di metà gara per arginare e prendere le misure a una Trieste mai doma e che solo nella prima parte della contesa ha saputo sfruttare i tanti centimetri sotto canestro e la gran mole a rimbalzo prodotta. A guidare i piemontesi ci pensa un super Hollins che chiuderà a quota 30 punti, immarcabile e incontenibile sul parquet, anche se una gran mano gliela da la truppa italiana con Lombardi (17) e Laganà sugli scudi. A Trieste non bastano tre ragazzi in doppia cifra, per la truppa di Dalmasson una dura sconfitta che non smuove la classifica, mentre per l’Angelico la rinascita e il consolidarsi di un buon settimo posto che tranquillizza l’ambiente.
Veroli torna al successo, superando alla distanza Casale Monferrato per 77-68 al termine di una gara avvincente. Dillard, Bruttini e Cutolo spingono i rossoblu di coach Griccioli molto bene nel primo tempo con un vantaggio di 6 lunghezze, limitato dall’esperienza di Blizzard e Cittadini. Nonostante Martinoni e ancora Cutolo aumentino il vantaggio ben oltre la doppia cifra ad inizio terzo periodo, grazie ad un antisportivo, la gara si ribalta con le triple che iniziano a piovere copiose per la squadra ciociara, presa per mano dal play Tomassini (13 punti) ma anche e soprattutto da un Sanders dominante e da un Rossi preciso. Il sorpasso arriva già al 30′, da qui in poi la gara è in discesa per i giallorossi, che la chiudono senza troppi patemi.
Torino continua la sua marcia vincente, espugnando il parquet di Forlì con un sonoro 63-70, in cui però i romagnoli non demeritano affatto. A spuntarla è il solito volpone Mancinelli, migliore dei suoi con 14 punti, 11 rimbalzi e 3 assist, ma va in doppia cifra anche Bowers (18). Stoica la rimonta forlivese nel terzo periodo. Sotto nel punteggio e nel gioco, Sergio prima e Ferguson poi con due bombe riscaldano l’ambiente mandando in confusione l’avversario che becca un 10 che riduce a un solo punto il vantaggio all’ultima sirena. Nell’ultima frazione Cain (21) porta i suoi anche col naso avanti, ma qui un 5-0 della coppia Mancinelli-Bowers mette su i titoli di coda e consegna il successo alla squadra di Pillastrini.
Napoli continua nella sua striscia vincente, quattro di fila, e stavolta al PalaBarbuto cade Trapani, 85-74. Siciliani avanti solo in avvio quando i centimetri di Renzi e Lowery fanno la differenza. Al salire dei ritmi, però, escono fuori Weaver e Black che con grande autorità firmano un break che di fatto segnerà l’incontro. Per il ragazzo passato anche dagli Oklahoma Thunder saranno 27 a fine serata. Alla truppa di Lino Lardo stasera è mancata continuità e attitudine, specie in difesa, dove solo il brutto inizio di Napoli ha permesso il vantaggio.
Senza storia il match tra Imola e Ferentino, con la squadra di casa che perde in maniera molto netta, per 73-90 contro la banda allenata da Franco Gramenzi. Green si conferma on fire in questo momento, chiudendo con 18 punti e 8 rimbalzi, ma saranno ben 6 i ragazzi in doppia cifra a fine serata. Ad Imola non bastano Young e Niles, unica colonna viva di una squadra alle prese con una serie di sconfitte che non sembra avere fine.
Jesi senza Rocca e Goldwire, sotto per gran parte della gara e di parecchio, riesce a trascinare all’overtime Brescia e poi a batterla 95-93. Una sconfitta che costa la panchina a coach Martelossi. Giddens guida la squadra bresciana in avvio, spingendola anche a +17 ad inizio secondo quarto, quando anche Di Bella e Slay si uniscono alla festa, ma Santiangeli (29 punti stasera con 15/15 dalla lunetta) non ci sta e tiene i suoi a galla. Dopo il -14 dell’intervallo. Jesi ci prova con la difesa forte targata Maggioli, ma Brescia con le invenzioni dei suoi folletti Di Bella e Fultz sembra tenere ampio il margine, ma il finale è targato dal solito Santiangeli che coinvolge Fallucca e Jukic. Dopo il -5 dell’ultimo stop and go, la Leonessa si affida alle giocate di Giddens e alla gran faccia tosta di Di Bella, ma non riesce a concretizzare perchè il gioco sotto di Maggioli (libero da Slay uscito per falli) la chirurgica prestazione di Santiangeli dalla lunetta recuperano punto su punto nel finale di gara, mandano la gara all’overtime. Qui è un punto a punto continuo, tra uscite per falli e tanti liberi. Spezza il ritmo una tripla dal parcheggio di Borsato, che unita a una sanguinosa persa di Bushati e a un 2/2 di Jukic di fatto danno la vittoria ai marchigiani. Fultz non si arrende riporta i suoi a -1, fallo sistematico con l’1/2 di Fallucca che non la chiude, ma sulla sirena la tripla di Loschi non va, Martelossi vorrebbe un fallo ma così non è per gli arbitri. Vince Jesi, per Brescia altro overtime fatale.
Domenico Landolfo