Abbiamo assistito nella notte al terzo atto di queste Finals in cui i Cavs avrebbero davvero potuto impattare la serie, ma questo è uno di quei casi in cui non si può dire altro se non che l’armata degli Warriors è stata semplicemente più forte. Col3-0 appena maturato Golden State ha 4 match point sulla racchetta e la possibilità di vendicare con uno sweep l’umiliazione dello scorso anno. Qualora si verificasse il cappotto Curry, KD e compagnia servirebbero il nono sweep della storia delle NBA Finals, LeBron ed i Cleveland Cavs sarebbero invece i primi ad averne subiti due.

QUICKEN LOANS ARENA, CLEVELAND. GOLDEN STATE WARRIORS 118 – CLEVELAND CAVALIERS 113

L’ironia gioca brutti scherzi anche a questi livelli, fa pensare infatti come la probabilità del secondo storico sweep subito sia impennata dopo una delle migliori prove della storia di Cleveland. Dopo Gara 2 il mio collega aveva invocato Obradovic ed un approccio più europeo e malizioso da parte dei Cavs, che in parte abbiamo visto. Sono stati infatti molti i falli sulle transizioni e le interruzioni volute ed atte a spezzare il ritmo asfissiante di Golden State, non abbastanza per portarla a casa, ma la strada sembrava davvero quella giusta. Ricordando qualche numero potremmo parlare dei 39-11-9 di LeBron o dei 38 senza triple di Kyrie, così come dei 31 di Durant, dei 30 di Klay o di un’altra sorprendente prova a rimbalzo di Steph che ha chiuso con 26-13-6, anche se personalmente sto facendo fatica a ripercorrerli tutti nella mente. Questa gara è stata una successione mai vista di capolavori individuali e non, abbiamo visto cinque tra i migliori al mondo eseguire ad un livello impensabile. Dal punto di vista dello spettacolo queste sono le prestazioni che tutti si augurano quando aspettano di vedere due squadre così alle Finals. Dopo una gara in cui Cleveland aveva subito il parziale peggiore nei minuti senza LeBron, rimontato grazie a lui ed ottenuto un vantaggio che sembrava quello giusto, i Cavs non sono riusciti ad infilare più nulla negli ultimi tre minuti. Sarebbe decisamente riduttivo inquadrare la seguente come chiave della partita, ma in questa gara giocata al massimo da tutti i più attesi, è davvero sembrato che Cleveland abbia perso perché di bocche da fuoco di quel tipo ne avesse soltanto due a disposizione e non tre come gli avversari. L’uomo in più è sempre quello che aveva più da dimostrare e tutto da perdere, che fino agli ultimi minuti aveva un plus/minus negativo e che poi ha pensato che quello dovesse essere il suo momento. Sotto di due sul 113-111 Kevin Durant è andato a prendere e segnare la tripla del vantaggio in faccia a James, e subito dopo a servire per quella di Klay che ha distrutto le ultime speranze dei Cavs. Le prime due gare erano state completamente a senso unico, questa somigliava davvero ad una W dei Cavs, a cui è sicuramente mancato qualcosa dal supporting cast (sia LeBron che Kyrie hanno segnato più del resto dei compagni) e a cui non si può chiedere una difesa eccellente quando non lo è mai stata in stagione. Attendiamo quindi il quarto e possibile ultimo atto di questa serie, che dovesse terminare già venerdì notte consegnerebbe gli Warriors alla storia come prima squadra a vincere il titolo senza perdere una partita di playoff.