Portland chiude la serie e si porta avanti, mentre le altre due gare della notte rimandano tutto all’atto finale.

BANKERS LIFE FIELDHOUSE, INDIANAPOLIS. TORONTO RAPTORS 83 – INDIANA PACERS 101. 3-3

In tutti gli Stati Uniti si gioca a basket, poi c’è l’Indiana. Gara 6 di questo primo turno scrive un’altra pagina della storia degli Hoosiers. La serie è diventata interessante nel momento in cui tutti si sono accorti delle differenti motivazioni delle due squadre, e della differente spinta che arriva dal territorio. Il calore e la passione del Midwest contro l’aristocrazia canadese, inutile dire quale atmosfera sia di maggiore aiuto nei momenti decisivi. La gara di stanotte di The Revenant (altra storia in perfetto stile Hoosiers), ed in generale i suoi playoffs sono qualcosa che al momento forse viene sottovalutato. In gara 6 George segna 21 e si conferma miglior realizzatore della post-season, tira giù 11 rimbalzi, serve 6 pizze, e spacca le ossa a tutti in difesa. Lui che sembrava destinato ad affiancarsi a gente come Baron Davis o Tracy McGrady tra i “chissà se…” gioca insieme ai suoi Pacers probabilmente la migliore pallacanestro della stagione, in faccia al dinamico duo Raptor. Kyle e Demar (due All-Star giusto per precisare) di fatto mancano da gara 1, stanotte 18 e 11 assist in coppia, numeri di routine della regular season, del solo subcomandante. Toronto sarebbe anche partita bene in questa gara, ma dal terzo quarto in poi la difesa di Indiana è diventata una barriera invalicabile, con PG indemoniato ed il giovane Turner che mutombeggia scrivendo 15-9 con 4 stoppate, che non sono il doppio per questione di millimetri. Buona difesa molto spesso produce contropiede e buon attacco, figurarsi ottima difesa come quella di stanotte. Tutti in doppia cifra gli starters di Indiana, 15 per Patterson e Joseph per Toronto. Si torna in Canada per gara 7, speriamo abbiano imparato la lezione i Raptors, mai scherzare con i Pacers quando non hanno nulla da perdere.

TIME WARNER CABLE ARENA, CHARLOTTE. MIAMI HEAT 97 – CHARLOTTE HORNETS 90. 3-3

Gara 6 vecchio stile, uno contro uno tra i due campioni, almeno nei numeri. Kemba,stanotte lasciato troppo solo, le prova tutte per chiudere la serie, “sprecando” 37 punti, record in carriera nei playoff. Dall’altra parte Wade si ricicla primissimo violino a 34 anni, prende i tiri decisivi, finalmente anche da oltre l’arco, e viene aiutato leggermente meglio dai suoi. Hassan spende tutti i falli a disposizione, tenendo però sempre attenta la difesa di Miami, più efficace del solito oggi. A parlare di un parziale blackout offensivo degli Hornets, e di una supremazia difensiva Heat, i numeri: 0 punti del gregarione, che si era sempre comportato egregiamente in questa serie, 2 soli punti di Courtney Lee (eroe di gara 5) e solo Big Al e Zeller in doppia cifra con Kemba. 23 del capo, 21 di Deng e tutto il quintetto in doppia cifra per gli Heat. Da notare che quando Luol funziona in difesa e segna con economia Miami sembra avere una marcia in più. Andiamo a leggere quelle che Spoelstra definisce le due parole più belle della lingua inglese: Game e Seven.

MODA CENTER, PORTLAND. LOS ANGELES CLIPPERS 103 – PORTLAND TRAIL BLAZERS 106. 4-2 PORTLAND

Serie chiusa e ora testa alla sfida ai campioni, privi del primo tra i campioni. Dopo gli infortuni i Clippers erano dati per sfavoriti, ma non per questo hanno regalato nulla in questa gara 6. Austin Rivers che se la gioca tutta con 11 punti in faccia, segna 21 e sforna 8 volte, è decisamente l’esempio del non darsi per vinti. Dopo una dimostrazione del genere dovrebbe aver tolto ogni dubbio sul legame tra il suo ruolo in squadra e l’essere figlio del coach. Per tutta la partita Los Angeles non concederà mai un vantaggio in doppia cifra ai superfavoriti Blazers. Dire di tirare a Jamal Crawford è superfluo quando agisce da sesto uomo, se le superstar sono fuori a maggior ragione, risultato tutto sommato buono, 32 punti con 25 tiri e 12-13 dalla carità. A pieno regime anche DAJ, 15 punti e 20 rimbalzi, anche senza i big dogs tutti buoni segnali per un futuro che appare però tra i più incerti della lega al momento. Onestamente non si poteva chiedere di meglio che questo ai decimati clippertoniani. Per i Blazers Dame sente l’odore del sangue, prende ogni tiro sensato che si possa prendere, e trascina coi suoi 28 punti e 7 assist RipCity alle semifinali di Conference. CJ fresco di Most Improved continua a fare il suo dovere, 20 anche stanotte, e Portland pur dovendosela sudare più del previsto non fa cadere i pronostici. 15 per Redick e 11 per Green tra i double digits di LA, 9-14 e partita gigante di Mason Plumlee, supportato dai 14 del sempre meno atteso Harkless.