Torna la rubrica settimanale dedicata al meglio (ed al peggio) degli ultimi sette giorni NBA. Andiamo subito alla Top 3 della settimana, tanta Western Conference in questo podio.

Posizione numero 3, il gradino più basso del podio va alla coppia Durant-Westbrook: il ritorno a pieno regime delle due superstar sta letteralmente lanciando OKC verso la zona playoff, i Thunder hanno raccolto 8 vittorie ed una sola sconfitta (datata 3 dicembre) nelle ultime 9 gare, ottenendo un 4-0 negli ultimi sette giorni. Tenendo conto che il record del team è di 11-13, ad un passo da quota .500, si nota come l’impatto del duo sia stato fondamentale nella risalita di OKC, ma andando ad analizzare le singole gare tutto appare spaventosamente chiaro: dei 440 punti segnati complessivamente dai Thunder nelle gare contro Milwaukee, Cleveland, Minnesota e Phoenix, quasi la metà (197) sono stati marcati da Westbrook e Durant, in particolare il play è riuscito a tenere 29.0 punti, 7.3 assist, 6.5 rimbalzi e 2.0 rubate di media nelle sfide di questa settimana. Cifre, queste ultime, che dimostrano ancora una volta l’importanza del numero 0 come collante tra Durant, grande solista offensivo, ed il resto della squadra; la sua assenza è storicamente deleteria per OKC, il ricordo della semifinale di Conference persa contro Memphis 2 stagioni fa con il solo KD in campo è sicuramente l’esempio più significativo. Guardando al presente, i Thunder sono decimi ad Ovest, l’ottava posizione è al momento occupata dagli zoppicanti Pelicans, mentre nona è Phoenix in caduta libera: solo un mese fa Oklahoma era ultima nella Conference, chi avrebbe scommesso in una rimonta così clamorosa?

La piazza d’onore, la medaglia d’argento, la posizione numero 2 va a Steph Curry e ai suoi strepitosi Warriors: sedici in fila, partenza migliore nella storia della Lega per un allenatore debuttante (Steve Kerr), vittorie che arrivano nel modo semplice contro avversari difficili. In questo avvio di stagione si è scritto di tutto e di più per elogiare Golden State, passata da squadra materasso della NBA (ricordiamo le 18 stagioni a cavallo tra gli anni ’90 ed il Duemiladieci, con una sola apparizione in post-season) a team quasi imbattibile, ad oggi con uno spaventoso record di 21-2, pari al .913 di vittorie. Anche l’ultima settimana dei Warriors è stata a dir poco eccezionale: battuti agevolmente i Rockets in casa (con Steph, Thompson e Green ad interpretare non più due ma tre “Splash Brothers”), i gialloblu hanno eclissato i Mavs a domicilio, stracciando uno dei migliori attacchi della Lega (stavolta Curry e Thompson sono gli unici padroni, 54 punti con l’8/22 da 3), e poi hanno pensato bene di concludere con un finale thrilling la sfida in casa dei Pelicans, vinta di 6 dopo l’overtime, con il duo che è riuscito a migliorarsi ancora, 63 punti con l’8/17 dall’arco complessivamente. Certo, la strada è ancora lunga, ma se Golden State è questa, e Curry riesce a mantenere questi numeri fino alla fine della regular season, il futuro dei Warriors appare roseo…

In vetta al podio settimanale chi altri se non un vero numero 1? Signore e signori, mister Kobe Bryant! Scavalcare quello che da tutti (o quasi) è considerato “il più grande di sempre” nella classifica marcatori all-time della Lega, salire sul podio della stessa e scrivere una pagina importantissima di storia NBA non avviene tutti i giorni. Se poi nella stessa settimana, la tua squadra, che prima degli ultimi sette giorni aveva un record di 5-15, e che annovera tra le proprie file “fenomeni” come Sacre e Ed Davis, riesce a conquistare 3 vittorie in 4 gare, beh amico mio… meriti assolutamente il primo posto!