Il sorteggio per le terne della finale, che per il responsabili degli arbitri Fabio Facchini dovrà essere un banco di prova per tutta la rosa degli arbitri della stagione del rinnovamento (sistemi e uomini), ha affidato gara5 (Milano) a Begnis, Sahin e Seghetti e gara6 (Siena) a Taurino , Martolini e Bettini.

Finora 22 su 23 della rosa indicata da Facchini hanno diretto le partite dei campioni d’Italia in carica, in particolare 4 Vicino, Biggi; 3 Mazzoni, Partenicò, Lanzarini, Taurino; 2 Cerubuch, Lamonica, Chiari, Terreni, Calbucci, Weidmann; 1 Sabetta, Mattioli, Baldini, Bettini, Borgioni, Sahin, Begnis, Filippini, Loguzzo, Martolini. Con le due prossime gare Taurino va a 4, a 2 Begnis, Martolini, Sahin, Bettini e 1 Seghetti (sarà il 23°).

Sempre per quanto riguarda i campioni d’Italia, queste le chiamate casa-fuori (fra parentesi il bilancio vittorie di Siena e sconfitte, domani lo studio riguardante Milano) Cerebuch 1-1 (1 v, 1 p), Sabetta 0-1 (1 p), Terreni 1-1 (1 v, 1p), Lamonica 1-1 (1 v, 1 p), Mattioli 0-1 (1 p), Mazzoni 1-2 (2 v., 1p), Paternicò 2-1 (3 v), Vicino 3-1(2 v, 2 p), Baldini1-0 (1 v), Lanzarini 2-1 (2 v, 1 p), Chiari 2-0 (2v.),, Biggi 3-1 (4 v.), Calbucci 2-0 (1 v, 1p), Taurino 2-1 (2 v, 1 p), Bettini 1-0 (1 v), Borgioni 0-1 (1 v), Weidmann 0-2 (1 v, 1 p), Sahin 1-0 (1 v), Begnis 1-0 (1 p), Filippini 0-1 (1 p), Lo Guzzo 0-1 (1 p), Martolini 1-0 (1 v), Seghetti n.e

La domanda è quanti arbitri e con quali criteri verranno designati se ci sarà gara7 a Milano venerdì 27 giugno, e quale sarà la rosa dentro i bussolotti, 4-5 o 6 nomi? Nomi non vogliamo farne e per quanto riguarda la classifica, contrariamente alla gestione Zancanella, è solo nella testa di Facchini.

Ad onor di cronaca, in questa stagione si sono levate proteste di presunti favoritimi per Siena di Reggio Emilia e Roma, in particolare per l’arbitraggio di Biggi (fallo tecnico a Silins, gara4) e Taurino (fallo tecnico a Goss, tiro da 3 anullato di Baron, stoppata irregolare di Ress su Mbawke in schiacciata).

A proposito di Biggi, su “Prima Pagina”, quotidiano di Reggio Emilia, nella sua rubrica (“La voce del Santone”) Matteo Sidoli, ex arbitro di A internazionale, consigliere federale (presidenza Petrucci) e opinionista per le tematiche arbitrali quand’ero direttore di Super Basket, ha firmato una nota intelligente che merita la trascrizione di alcuni passi: “Mi si dirà che in quella partita l’arbitraggio fu indecente. E’ vero ma è anche vero che se Silis non avesse provocato quel tecnico, oggi la Grissin Bon al novantanove per cento sarebbe in finale con Milano… Molto meglio pensare al futuro e cercare di fare in modo che la vita migliori e che i regolamenti cambino, diventano possibilmente uguali per tutti”

Ben detto, un cattivo arbitraggio si deve configurare come una discriminante del caso (fino a prova contraria) e non legato a un disegno né un comodo alibi per gli sconfitti. Ha ragione ancora Sidoli facendo un bel servizio al basket e al buon giornalismo quando tirando le somme dopo le polemiche rasserena saggiamente l’ambiente obiettando: “Ricordiamo sempre che i regolamenti sono creati e imposti dagli allenatori, purtroppo sono gli allenatori e i giocatori che li dimenticano”

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