Ennesima serata amara per la Virtus Roma, che perde di misura al Palatiziano gara due di play out contro Recanati, complicandosi maledettamente la strada verso la salvezza di una stagione da incubi per i tifosi romani. Dopo il successo di domenica scorsa, il replay è stato ben diverso, riproponendo tutti i difetti mostrati dalla squadra in campionato, inclusa l’incapacità di gestire, per l’ennesima volta, un finale di partita punto a punto. Recanati ha vinto meritatamente,  dimostrando invece una capacità di metamorfosi (grandi meriti al suo coach), che in 48 ore ha riproposto il Lawson versione Craighton ( 24 punti e 11 rimbalzi), ed un tiro da tre punti che ha funzionato (11 su 34 ) anche grazie ad una difesa romana sul perimetro da censura.  Una gara equilibrata nel primo tempo (38-36 all’intervallo pro Roma), è stata violentemente scossa da un parziale di 10-0 Recanati ad inizio del terzo quarto, parzialmente cancellato dal cuore e dai polmoni di Voskuil (22 punti, 10 rimbalzi, malgrado un 5/13 nelle triple ), malgrado un Olasewere terribilmente falloso e fuori partita di testa e di gambe, ed una serie di sciocchezze offensive sotto canestro a dir poco agghiaccianti. Negli ultimi dieci minuti un gioco da 4 punti, complice una ingenuità di Casagrande, di Lenzelle Smith, ha nuovamente mandato avanti gli uomini di Sacco sul 58-65 a cinque minuti dalla fine. Il coraggio di Capitan Maresca (14) e Voskuil ancora una volta sono riusciti a regalare alla Virtus l’ennesima chance per un finale volata (66-67 a 1’56), sprecato però purtroppo per l’ennesima volta. Proprio sul più bello infatti, con oltretutto Olasewere in panchina con cinque falli da un bel pò, si è sentita la mancanza di un piano offensivo B, che non prevedesse l’isolamento e tiro  di un Voskuil, sempre e comunque raddoppiato. Gli ultimi tre o quattro attacchi di Roma, tutti decisivi oltretutto, sono stati quanto di più confuso si sia visto quest’anno. Con Meini a rifiutare un attacco al ferro da sotto canestro, ed una serie di triple senza senso prese allo scadere. E con Recanati ad approfittare invece dalla lunetta, dell’ennesima serata di confusione di una Virtus sempre più spalle al muro. Dal momento che venerdi prossimo a Porto San Giorgio (forse con il nuovo arrivato Pepper in campo), una eventuale sconfitta spalancherebbe le porte di un inferno ancora più brutto, di quello che la Roma cestistica sta vivendo adesso.