Nikola Mirotic irritato col presidente della Federazione spagnola che gli aveva promesso il posto in nazionale per i mondiali, chiuso da Sergi Ibaka, il congolese naturalizzato, per l’unico posto quale naturalizzato ha deciso di rompere anche col Real Madrid . Sembra sia pronto a pagare di tasca sua i 2,5 milioni di penale, perché aveva un contratto fino al 2016, e di andare ai Bulls che difficilmente possono permettersi di firmare LeBron e Melo che sul mercato quotano rispettivamente 136 e 124 milioni di dollari. I colleghi di Marca hanno fatto un po’ di conti in tasca per dimostrare che per Mirotic si tratta di un pessimo affare, fra indennizzo, tasse (nell’Illinois il 50 per cento), dovrebbe guadagnare almeno 6 milioni di dollari per due stagioni per fare pari, e difficilmente i Bulls possono pagare questa cifra a una matricola. Però se LeBron e Melo diventano impossibili e Luol Deng firma con Atlanta i Bulls hanno bisogno di un’ala forte importante, e quindi la spesa diventerebbe un investimento oculato, anche perché i giocatori europei che hanno firmato coi Bulls hanno sempre fornito un buon rendimento, vedi Deng, Noah, Asik, Belinelli.

Richiestissimo, come miglior affare dopo i Dioscuri della NBA, è Pau Gasol: Melo lo vuole in qualsiasi squadra andrà, Miami, Knicks e Laker lo vogliono anche con Melo e LeBron, Oklahoma ha creato uno spazio adeguato nel tetto salariale e Chicago lo vuole come titolare. Si parla di un contratto da 9-10milioni di dollari all’anno, che è quello che il fratellone Marc guadagna a Memphis.Toronto che ha rinnovato coach Dwayne Casey, opportunità che Bargnani no ha sfruttato, e Kyke Lowry, il play del rilancio, ha ceduto a Utah lo specialista da 3 punti Novak, ex Knicks, che costava 7,2 milioni (per due anni) e una 2.a scelta per Diante Garrett, e tratta il venezuelano Greivis Vasquez, Patrick Patterson e l’atletico Noguera dell’Estudiantes.

Oklahoma ha firmato il suo “prima scelta” Mitch McGary, 21 anni che l’anno scorso portò Michigan al titolo NCAA, 9,5 punti, 8.3 rimbalzi, ala interessantissima, la cifra non è stata comunicata.

Ha convinto al suo ritorno in campo nella Summer League dopo un anno e mezzo dall’operazione al ginocchio Nerlens Noel, 19 punti, 6/11, una schiacciata spettacolare in controtempo per l’agile centro dei Sixers che l’hanno scelto al draft. Quando Joel Embiid, l’altra prima scelta, guarirà dall’operazione dal ginocchio, i Sixer potranno avere la miglior coppia di torri della NBA.

Il miglior affare di mercato lo hanno fatto i Clippers firmando Spencer Hawes, il nipote di Steve Hawes, uno dei grandi ex NBA arrivati in Italia e star della Reyer. Scelto dai King Spencer, dopo tre anni è passato ai Sixers con i quali ha giocato quattro stagioni, l’anno scorso è stato mandato a Cleveland e torna in una squadra ambiziosa con un contratto di 4 anni per 23 milioni di dollari. E’ uno dei pochi centri bianchi, 2,16, difende e segna, potente, è nato a Seattle il 26 aprile ’88, si tratta di u bel colpo per la squadra di Chris Paul. E’ noto, Spencer, per le sue idee forti, repubblicane, tanto che non fa mistero quando è in bagno di servirsi di rotoli di carta igienica con l’immagine di Barack Obama. In Italia sarebbe stato già denunciato per vilipendio al presidente della Repubblica, la NBA permette anche queste libertà, come far sì che molte star siano però anche generosi finanziatori di Obama, come Jordan, Anthony e LeBron.

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