E con questa sono undici di fila. Una domanda si impone su tutte: qual è il male oscuro della Bergamo Basket che continua, dopo il pesante stop al “PalaMangano” contro la Givova Scafati (84-117) a restare la cenerentola del girone con soli quattro punti in quattordici gare?  Di certo una sterzata si impone e, prima ancora che a livello fisico, sul piano psicologico perché le sconfitte continue rischiano di avere un effetto zavorra per il morale. Coach Marco Calvani sarà quindi chiamato a dare fondo a tutte quelle capacità di motivatore che ha dimostrato in altre occasioni di possedere per far tornare a risplendere il sole nel cielo costantemente plumbeo dei gialloneri. Fino al primo quarto di gara il risultato poteva ancora essere in discussione, dal secondo in poi Scafati ha alzato la voce inanellando la terza vittoria consecutiva e vendicando largamente il 63-65 subito all’ andata al “PalaAgnelli” a fil di sirena. Scafati si è proiettata in paradiso illuminata dal suo gioiellino Frazier, cui han tentato di opporsi i gialloneri con diligenza realizzativa soprattutto con l’ispirato Allodi. Ma Bergamo  ha ancora una volta steccato, e la classifica, visto che le giornate corrono, comincia ad assumere le tinte lugubri della preoccupazione. Determinante sarà, per la squadra di Calvani, sbloccarsi nell’incontro di fine anno sul parquet amico contro la Bertram Tortona.

PRIMO QUARTO – Dopo cinque minuti Frazier spalleggiato da Rossato fanno subito capire le bellicose intenzioni dei campani portando lo score sul 19-6. Bergamo prende efficacemente le contromisure con Carroll, per cui l’infortunio al ginocchio appartiene ormai al trapassato remoto, e Allodi. Crow e Frazier, però, sono altrettanto in vena e consentono a Scafati di allargare di nuovo il fossato cosicché dopo il primo quarto di gara i padroni di casa sono avanti per 29-23.

SECONDO QUARTO – Scafati potenzia i giri del motore, Frazier ha un comprimario come primattore che si chiama Stephens, il vantaggio dei campani si fa consistente fino ad assumere le dimensioni del 41-25. Bergamo fa quanto può ma un onnipresente Frazier che non ne stecca una e Rossato riportano Scafati avanti di diverse incollature, per l’esattezza 23. E il secondo quarto termina con il punteggio di 63-40. Per Bergamo la strada si fa decisamente in salita.

TERZO QUARTO – Scafati mette in banca sette punti in più rispetto al capitale di vantaggio che già possedeva, il trio Zugno- Lautier- Ogunleye- Allodi cerca di contenere lo svantaggio ma ben presto si capisce che sarà impresa vana: Scafati chiude in vantaggio per 85-61 con un punto in più rispetto al secondo quarto.

ULTIMO QUARTO – Bergamo ha ormai le pile scariche,  Scafati con il solito trottatore e cecchino di razza Frazier e con il giovane Spera prende il largo e fissa il punteggio finale sul 117-84.

 

MAGIC MOMENT

Il secondo quarto si infiamma grazie a Jj Frazier da Glennville, metri uno e 78 centimetri per 70 chili di peso e vera forza della natura. Già nel primo quarto aveva annunciato di voler vestire i panni del protagonista, dal minutaggio successivo nessuno è stato più in grado di soffiargli quella parte che lo ha condotto a fare largheggiare i suoi.

MAN OF THE MATCH

Se Frazier è l’indiscusso mattatore, Stephens gli può contendere lo scettro come comprimario. Il ragazzo ferma lo score a quota ventitré punti e conferma alla dirigenza scafatese che chiamarlo alla corte di Perdichizzi in luogo del partente Putney è stata un’idea con la lampadina ben accesa.

NUMBERS

GIVOVA SCAFATI: tiri liberi 18 su 22, rimbalzi 44 (Frazier 13), assist 25 (Tommasini, Frazier 6).

BERGAMO BASKET: tiri liberi 7 su 12, rimbalzi 34 (Costi 8), assist 18 (Zugno 8).

 

TABELLINO

 

GIVOVA SCAFATI: Frazier 37, Stephens 23, Rossato 17, Portannese 12, Crow 6, Fall 6, Markovic 6, Spera 4. Lupusor 4, Tommasini 2.     Coach: Giovanni Perdichizzi.

BERGAMO BASKET: Allodi 18, Lautier- Ogunleye 15, Zugno 12, Marra 12, Carroll 10, Parravicini 9, Costi 7. N.e: Bozzetto, Crimeni, Aristolao. Coach: Marco Calvani.