Un fatto è certo: a Biella il casell0 d’uscita di Bergamo comincia a diventare un po’ indigesto. Perchè, come ci erano già usciti due volte per raggiungere il “PalaAgnelli” e vi erano rientrati per fare ritorno in Piemonte con una sconfitta in archivio, così ci sono usciti anche per la terza volta. Sul tavolo del pitturato del palazzetto di piazza Tiraboschi i gialloneri di coach Marco Calvani hanno giocato il tris Easley-Jones- Da Campo. E a nulla è valso a Biella rilanciare la mano con Barbante e l’ex di turno Carroll, uno che da queste parti ha lasciato ricordi carini carini confezionati sottoforma di canestri. Tanto è, Bergamo adesso se ne starà per un turno in poltrona per godersi la sfida tra Biella e Stella Azzurra e vedere l’effetto che fa. Con un sorriso in più da spendere nella prossima gara contro il roster capitolino di coach Germano D’Arcangeli.

 

PRIMO QUARTO – Biella prova ad alzarsi in quota ma Bergamo comincia a cercare di tracciare sul parquet il disegno della vittoria con le matite colorate dei canestri di Da Campo, triple numero due per la precisione. La strada è aperta per capitan Zugno e l’ex San Severo Jones per tracciare un solco ancora più profondo che vuol dire 21-15 per i padroni di casa alla fine dei primi dieci minuti.

 

SECONDO QUARTO – Carroll vorrebbe fare il colpo gobbo dell’ex e la precisione non gli fa diretto, Jones e Masciadri, però, rimettono a Bergamo le ali e Easley allarga il fossato: 35-22. Miaschi veste i panni del protagonista  ma le note di Pullazi e Easley suonano di nuovo una musica allegra con brio. Lo spartito dell’intervallo lungo è intitolato: Bergamo- Biella 40-27.

 

TERZO QUARTO – Barbante fa emettere un ruggito a una Biella che non vuole proprio alzare bandiera bianca, Jones sforna un trenino di canestri numero tre e Bergamo riemette il sorriso a pieni denti. L’Edilnol, però, forma ancora un treno con i vagoni di Miaschi, Bertetti e Barbante e rimette in gioco il risultato finale alla fine del penultimo quarto: 55-52.

ULTIMO QUARTO –  Zugno comincia l’operazione cecchinaggio, Easley la prosegue allegramente, Bergamo si issa sul più nove.  Biella si veste di generosità offensiva con una tripla di Laganà ma il solo punto della contesa firmato da Bedini con un tiro libero porta dolcemente i gialloneri a coccolarsi il successo finale per 77-67.

 

MAN OF THE MATCH

 

TONY EASLEY (WITHU BERGAMO BASKET): una forza della natura che non molla il piede dall’acceleratore dal primo all’ultimo secondo di gara.

 

MAGIC MOMENT

 

A inizio ultimo quarto Easley alza le barricate dimostrando di padroneggiare il concetto della difesa a dovere così come quello dell’attacco, Zugno e Vecerina davanti pensano ad allungare le incollature e, per Bergamo, les jeux sont faits.

 

NUMBERS

WITHU BERGAMO BASKET: tiri liberi 18 su 28, rimbalzi 53 (Easley 15), assist  17 (Zugno 7).

EDILNOL BIELLA: tiri liberi 4 su 4, rimbalzi 32 (Pollone 7), assist 14 (Pollone 5).

 

TABELLINO

 

WITHU BERGAMO BASKET: Easley 20, Jones 18, Da Campo 10, Masciadri 9, Vecerina 8, Zugno 7, Pullazi 2, Seck 2, Bedini 1. N.e: Piccinni, Aiello. Coach: Marco Calvani.

EDILNOL BIELLA: Barbante 21, Miaschi 15, Carroll 15, Laganà 11,  Bertetti 3, D’Almeida 2, Berdini, Pollone, Vincini. N.e: Hawkins, Loro. Coach: Jacopo Squarcina.

 

ARBITRI

Duccio Maschio di Firenze, Marco Catani di Pescara e Alberto Morassutti di Gorizia.

 

POSTGARA

 

MARCO CALVANI (COACH WITHU BERGAMO BASKET): “Abbiamo disputato una buona gara, giocando in casa era importante mettere due punti in classifica. I ragazzi sono stati bravi a tenere a sette punti gli avversari, frutto anche della buona difesa. Mi aspettavo una reazione dopo quanto ci siamo detti nello spogliatoio, Biella ha fatto un buon lavoro nel terzo quarto. Tanto loro sono stati bravi nel recuperare, tanto noi non abbiamo fatto con lucidità quanto potevamo fare. Abbiamo concesso dieci rimbalzi d’attacco, nei primi due quarti non siamo riusciti a prendere un break ancora più importante. Nella seconda parte abbiamo avuto diciassette palle perse, sicuramente è merito dei nostri avversari, hanno provato a rientrare e trovavamo sempre comunque qualcuno di qualità che poteva risolvere dei nostri. Dobbiamo sistemare quest’aspetto”.