Virtus Segafredo Bologna

 

Punter – 7 MVP Segna, cattura ben 5 rimbalzi, ma soprattutto uccide una gara che si stava avviando allo psicodramma per la Virtus.

Pajola – 5 Stavolta poco anche dal punto di vista difensivo. Un paio di fiammate tra cui uno splendido assist, ma per il resto confusione e falli.

Taylor – 7 Chiamato agli straordinari come spesso accade (35′) risponde presente quando serve: segna 19 punti, smazza 8 assist e subisce 9 falli. 

Baldi Rossi – 5 Giocatore di sistema potenzialmente molto utile ma in incredibile difficoltà, soprattutto in attacco. Nota positiva arpiona 7 rimbalzi di cui 2 offensivi decisamente importanti col senno di poi.

Cappelletti – 6,5 Regia attenta, grande difesa con recuperi importanti. Con lui la squadra corre e scava un solco fondamentale nel primo quarto. Stranamente dimenticato in panchina nella seconda parte di gara.

Kravic – 6 Lotta in difesa ed a rimbalzo, segna 13 punti e cattura 7 rimbalzi; meriterebbe di più ma il suo 1/6 ai liberi ha rischiato di costare molto caro ai suoi.

M’Baye – 6 Parte benissimo su entrambi i fronti poi, come spesso gli accade, cede sulla distanza. Se le forzature offensive finali hanno fatto correre qualche brivido di troppo, è anche vero che la sua fisicità in difesa ha tolto parecchie volte le castagne dal fuoco.  

Cournooh – 6,5 La sua efficacia difensiva e 2 triple fanno volare la Virtus nel primo quarto. Non a caso nel quintetto con cui si gioca la partita, Sacripanti chiede il suo apporto difensivo. 

Qvale – 6 Parte decisamente forte, stravincendo lo scontro con Cervi, catturando buoni rimbalzi e piazzando 4 punti con movimenti pregevoli. Ancora una volta però i limiti fisici lo tengono a lungo lontano dal match.

All. Sacripanti – 6 A Bologna si dice “fare le nozze con le lumache”: senza Martin ed Aradori, con Qvale a mezzo servizio per usare un eufemismo e gli americani sull’orlo di una crisi di nervi, doveva tirare fuori il classico coniglio dal cilindro. Ci riesce, seppur con grande fatica, grazie a quintetti atipici che spiazzano Reggio nei momenti più importanti. Unico appunto: si scorda un ottimo Cappelletti in panchina.

 

Grissin Bon Reggio Emilia

Mussini – 5 Pochi minuti in campo senza incidere minimamente.

Allen – 7 Prende i suoi per mano nel primo quarto e non li fa deragliare, propizia il recupero della seconda frazione e ad 1’54” dal termine firma anche la tripla dell’aggancio. Se tutti avessero giocato come lui..

Candi – 6,5 Fischiatissimo per il suo passato in Fortitudo, si rende autore di una regia efficace, di un’ottima difesa e piazza due triple pesantissime. Peccato per alcune ingenuità difensive di troppo, ma il ragazzo sta decisamente crescendo.

Rivers – 5,5 Inizialmente ci prova, unico insieme ad Allen, ma poi deraglia alla distanza soprattutto forzando da 3 quando proprio non era giornata (0/7).

Aguilar – 6 Non riesce mai ad incidere completamente steccando in attacco (1/4 da 3) ma dietro raccoglie 12 rimbalzi, coprendo l’assenza ingiustificata di Cervi.

Gaspardo – 6 Gli vengono concessi solo 5′ e lui firma 2 punti e 2 rimbalzi, oggettivamente il massimo che si potesse fare.

Cervi – 4,5 Troppo nervoso, protesta con gli arbitri e viene inizialmente spazzato via da Qvale. Soli 3 punti per lui e tanta tanta fatica. Unica nota positiva i 4 rimbalzi offensivi arpionati.

Ortner – 5 Vecchia volpe del parquet fa vedere bei movimenti sul pick ‘n’ roll ma non riesce mai ad entrare nel vivo del match.

Llompart – 5,5  Parte in maniera molle, si accende nel momento del rientro Reggiano con due triple pesanti per poi scomparire nuovamente.

De Vico – 5 Litiga col pubblico uscendone però innervosito: 2/2 da 2 ed 1/3 da 3 ma da lui ci si aspetta molto molto di più.

All. Cagnardi – 5,5 Recupera mentalmente i suoi dopo la batosta del primo quarto ma non riesce a trovare contromosse valide ai quintetti atipici schierati da Sacripanti. Nel concitato finale lascia inspiegabilmente in panchina un ottimo Candi e Bologna ringrazia.