Barcellona, Efes, Olympiacos, Real si contenderanno il trofeo, mentre la guerra rende complicato tracciare linee-guida per la prossima EuroLega.

1 – OLYMPIACOS. Gara4 persa con la tripla risolutiva in mano, sbagliata da Sloukas: il Pireo, in realtà, ha corso meno rischi del Barcellona di non arrivare alle F4. In gara5, dopo la paurina che ha portato solo 11 pti nel 1’ periodo, lo svantaggio in doppia cifra è stato assorbito in fretta, rivelando una volta ancora chi sia un vincente e chi no. Sloukas: 0 nel primo half, 2 nel terzo periodo, 13 con 4 ass nel quarto. James: 0 nei tre mins finali, un paio di miracoli prima (ma appunto: miracoli) ma poi la persa e il cross di resa definitiva. McKissick (18 da 7 tiri) e Walkup (17 da 10 tiri) hanno scelto il momento giusto per la migliore dell’anno, in assoluto le 4 guardie greche hanno tirato 13/18 da 2 e 9/15 da 3, contro il rispettivo 7/13 e 11/23 dei colleghi monegaschi; pesa l’orribile 2/10 da 3 di Mike James.

2 – ASM MONACO. Impossibile fare di più, con l’assetto e il roster a disposizione. Il problema della presenza di Mike James rimane tale: di sicuro non ti fa arrivare ultimo, ma non ti fa vincere. D’altra parte Montecarlo era franchigia rookie in EL: molto importante arrivare ai PO per continuare il processo iniziato con la W in EuroCup, dunque scelta giusta quella di affidarsi all’amico di KD. Merito dei monegaschi aver portato al palcoscenico europeo giocatori nuovissimi come Donta Hall o nuovi per la ribalta come Dwayne Bacon (preziosa aggiunta di metà stagione), per non parlare della terza vita di Motiejunas. Il Principato è anche p.r. e denaro, nonostante l’arena dove giocano conti poco più di 4000 posti e sarebbe almeno da ripensare.

3 – BARCELLONA. Il secondo tempo di Gara5 dice 40-25 Barca, ma è ingannevole perché la paura dei Catalani di non accedere alle F4 è stata reale e motivata. Trinchieri ha fatto capire a Jasi due cose: il Lituano ha la stoffa del Migliore anche da allenatore, il Lituano ha ancora da imparare. Nel terzo periodo di #5 si è scatenato (anche come fortuna…) Laprovittola: con 4 triple di fila ha cancellato le forze residue dei Bavaresi. Però l’attacco del Barca si è aperto solo in quel momento: 81 pti abbondanti di media/gara in RS sono diventati 70 nella serie vs il Bayern, le % da due di Gara4+5 (26/61, 42.6%) devono fare riflettere sull’arsenale interno a disposizione e sul futuro di Davies, Senli, Smits.

4 – BAYERN. Ho sbagliato in pieno il pronostico iniziale sui bavaresi. Trinchieri ha consolidato la propria posizione nella Top8 dei coach europei: il Bayern esce dalla EL allo stesso punto dell’anno scorso, una W enorme per coach e società. L’organico era quest’anno meno brillante, la stagione è stata affrontata con 2 centri di numero, uno dei quali, Radosevic, out metà stagione. Trinchieri ha dato una carriera a giocatori medi come Jaramaz e Sisko, è passato sopra all’assenza totale di Zipser, alla cessione di Baldwin e Reynolds, al fatto che uno dei migliori tiratori da 3 di EL, Corey Walden, abbia potuto giocare solo 25 gare senza vedere i PO. Il roster del prossimo anno è da costruire, il coach ha detto di desiderare rimanga lo highlander Othello Hunter.

5 – MERCATO. Il mercato più interessante è quello dell’Armani. Non solo per il “chi”, ma per il “come”: le scelte da GM di Messina non sono state esemplari. Il capitolo NBA è stato rovinoso: giocatori che in teoria avrebbe dovuto conoscere bene sono stati reclutati fuori ruolo (Mack) o chiedendo loro cose impossibili (Daniels). Devon Hall è stato un successo, lo erano stati anche Punter e Leday. Ora il roster avrà bisogno di due pg, se, come sperabile, partirà anche Rodriguez. Pangos e Larkin sono più sensati se presi insieme che separatamente, ma hanno un deficit di “vestibilità” con Messina al capitolo-difesa. Larkin nella passata stagione è stato MVP di EL, ma ai massimi livelli ha sempre giocato con Micic al fianco: ecco perché ha più senso un suo approdo insieme a un altro campione. Il duo però sconterebbe un gap di stazza contro qualsiasi altro back-court. Ci sono giocatori più adatti all’Olimpia e più “messinabili”: Zo Brown e Jordan Loyd sono pg e sg su cui fare un serio pensiero, con Hall a riempire il cambio per entrambi e una pg italiana solida/esperta (Spissu?). Al capitolo lunghi, sperando di mollare finalmente Tarczewsky, Brandon Davies potrebbe essere una buona addizione per fare uscire dal pino Hines, se l’attuale centro del Barca non nascondesse incognite fisiche; inoltre, offensivamente, è giocatore da saper usare, non un passe-partout. Datome non è eterno, e si vede già: bisogna andare a caccia in quel ruolo, con due nomi su tutti. Fontecchio e Kalinic.

6 – FUTURO. La sede di Belgrado per le F4 è un ripiego rispetto a San Pietroburgo: la fine richiamerà prepotentemente l’inizio della prossima stagione. Con o senza le Russe? Il mio pensiero, assai modesto, è che le esclusioni sportive come parte del complesso sanzionatorio abbiano un valore simbolico enorme, un valore economico reale molto minore. Il simbolo è stato reso visibile, il prossimo anno si potrebbe pensare di rinunciarvi. Ci sono molti MA, al proposito. Uno: dove giochiamo? In un mondo ancora in guerra impensabile giocare in Russia, difficile anche relegare a perenne campo neutro le formazioni russe. Ancora: se una società petrolifera o un oligarca non possono muovere i propri capitali verso soggetti esterni alla Russia, difficile possano creare un roster di EL. Per ora i diritti delle formazioni russe sono congelati, potrebbero rimanerlo anche la prossima stagione. Il loro posto verrebbe preso da società di valore assoluto, Valencia e Olimpia Lubiana sono solo esempi tra tanti: la qualità sportiva non verrebbe intaccata in maniera sensibile, ma per come è organizzata la EL (board principale/secondario, diritti permanenti/a termine, quote azionarie) il futuro senza Russi è di complicata organizzazione, come minimo.

PRONOSTICO. Come sempre e senza paura. Barca-Real: Barca. Efes-Pireo (bellissimo, Achei vs Troiani): Efes. Campione: Barcellona.