Atlanta per la prima volta vince una #7 che conduce alle Eastern Finals: una prova di squadra che, di contro, alimenta il prestigio dei suoi 2 condottieri. E sono contento che la squadra con la maglia MLK tra quelle ufficiali vada avanti.

Trae Young è un c—avolo di leader. Stanotte ha tirato 5/23, ma nessuno ha mai dubitato che avesse la squadra in mano. Assists 10, si è mantenuto in linea coi liberi (9/11) e attenti: era 2/19 a 7 mins dalla fine, 3/4 poi quando la gara si decideva. Gli Hawks hanno un capo e hanno un coach: Nate McMillan (vice subentrato a metà stagione) era apprezzato come costruttore e allenatore da RS, perché in 9 precedenti apparizioni ai PO per 8 volte, anche da favorito, era stato eliminato al primo turno. La decima gli vale le Eastern Finals: ha riscosso gli esiti delle proprie capacità trovando nella squadra, e a dispetto degli infortuni (anche Bogdanovic ha il solito ginocchio dx messo malissimo: minuti contingentati). Se Belinelli giovane e atletico fosse atterrato in posti migliori degli allora GS e TOR, avremmo visto Kevin Huerter (27 con 10/18 dal campo, non da tutti realizzare il career high in #7), Capela è silenzioso e disciplinato: attende i lob e prende rimbalzi (13+6, 0 perse) e quel che resta del Gallo (raramente visto un giocatore più lento) mette insieme 17+5 e soprattutto ruba a Embiid la palla che chiude la gara.

I Sixers non hanno un leader (nel gioco moderno non può esserlo un centro, per quanto eccezionale) e hanno un mezzo coach. Negli anni ’80 per tre volte gli Hawks hanno avuto la chance di passare alle Conference Finals, sono sempre andati a sbattere contro i Celtics. Era una grande squadra: Nique Wilkins, Tree Rollins, Kevin Willis, Cliff Levingston, Antoine Carr, Spud Webb, Koncak …la pg era Doc, oggi coach di PHI. Quella squadra è passata alla storia come grande incompiuta anche per un eccesso di aggressività che la rovinava nei momenti decisivi. Doc, da coach, non è molto diverso. Ha ben messo riparo, almeno nella settima, alla pericolosità di Trae come realizzatore, ma si è dimenticato del terzo uomo nelle situazioni di pick and roll, da cui (anche) la gara-carriera di Huerter, che si è mangiato quasi sempre, con 10 cm in più, Seth Curry. Fratello Seth e il suo tiro sono necessari ai Sixers, ma paga in difesa. Ben Simmons è BS. Non serve a nulla essere un grande giocatore se non sai tirare almeno i liberi. Tante delle debolezze dei Sixers: minutaggi, rotazioni, assegnamenti difensivi, responsabilità offensive, dipendono da Simmons, alla fine un mezzo giocatore. E’ il motivo per cui Embiid prende un numero esagerato di triple e nell’ultimo minuto è costretto ad agire lui in palleggio sulla punta delle triple facendosi beccare palla dal Gallo. Almeno stanotte ha alzato la voce, dichiarando che il punto in cui PHI ha perso la gara è stato un tiro da sotto rifiutato da Simmons (invece di schiacciare e prendere l’aggiuntivo) per dare boccia a Thybulle: 1 pto invece di 3. Embiid ha ragione, solo che il motivo dell’assunzione di Doc era stata la sua capacità di far convivere Joelone e Ben. Quel tiro di Kawhi nelle CF 2019 (coach Sixers era Brett Brown) ha fruttato a TOR un Anello, a GS una serie di infortuni da cui ancora non si è ripresa e a PHI una sconfitta che sta ancora durando.

 

In #1 delle Western Finals i Suns senza Paul hanno battuto i Clippers senza Kawhi per tre motivi.La superiorità del coach, la tripla doppia di Devin Booker che ha fatto vedere come sia sottovalutato per dare meriti ad altri (40-13-11, 15/29 dal campo, 2 sole perse e molto del merito per il 55% dal campo di PHO), la presenza di DeAndre Ayton (20-9-2, 1 sola persa), giocatore assurdo, in gran parte inconscio delle proprie possibilità, centro del futuro della NBA, che rende molto difficile a LAC giocare il microball che è risultato vincente vs Utah e Gobert (centro solo difensivo e già del passato se paragonato a DAA).