Settimana nera per risultati e grigia per il gioco delle formazioni italiane: grigia perchè la Virtus Bologna in fondo sconta solo qualche errore di inesperienza; Milano invece…

1 – STRANGER THINGS. Come sempre, nel pazzo mondo dei media sportivi, nel basket più pazzo della media, dalla considerazione giusta (la EL identifica un basket del tutto particolare) si passa in breve alla sciocchezza (la EL è meglio/più difficile della NBA). Esattamente come capita nelle serie “distopiche”, che iniziano interessanti e finiscono in menate imbarazzanti. La verità è che in EL ogni possesso conta un po’ di più perché il format lo implica. Si tratta (a distanza abissale dalla NBA) di una lega di élite giocata su sole 34 gare di RS, gare di soli 40 mins: ovvio che ogni pallone abbia triplo peso rispetto a una lega che gioca RS di 82 x 48. Questo non vuole dire sia migliore. Non lo sono i giocatori, non lo sono mediamente gli allenatori (con qualche eccezione), non lo sono gli arbitraggi (orribili). La stagione sembra eterna perché inframezzata dai campionati nazionali, che prima o poi spariranno dal calendario delle formazioni migliori per organizzazione e budget. Il prossimo step (quello facile) per ECA saranno i 48 mins: migliorerà la qualità del gioco e implicitamente renderà più distante il basket FIBA e i campionati nazionali.

2 – ULTIMA. Olimpia Milano ultima nella classifica di EL. Imbarazzo. Altro imbarazzo: la corsa dei siti “indipendenti” a dire che non è colpa di Messina. Certo, gli infortuni. Ma fare giocare la squadra sopra agli infortuni è compito di un coach. Preparare la squadra adeguatamente è compito di un coach, almeno a livello di impostazione e supervisione. Scegliere giocatori efficaci è compito di un GM in sinergia con il coach. Indovinate: sempre di Messina parliamo. Avete notato come (a parte Melli e Hines) ogni giocatore di Milano appena fa qualcosa di non perfetto guarda la panchina per vedere la gradazione dell’incazzo di Messina? Non è allenare, così. Mai stato: i coach-Nosferatu fanno tanto rumore, ma vincono poco. E non dite che Obradovic è Nosferatu: lui è un vero grande coach, ed è La Linea non un orco dallo sguardo di lame.

3 – SOLDI + REGRESSO. Non ho idea di quanto extra budget abbia voglia di spendere Giorgio Armani, ma la necessità di tagliare Pangos (dissi a inizio stagione che non sarebbe durato 10 gg, purtroppo è ancora lì) è sotto gli occhi di tutti. L’arrivo di TLC potrebbe essere positivo, anche se non è uno slasher e non può garantire 15 pti/gara in continuità. Però è la situazione in pg a essere, ancora, imbarazzante, e deve essere risolta. NML migliore giocatore significa, pur con tutta la buona volontà che lui sta mettendo, ultimo posto garantito anche a fine anno. Quello che impressiona è il regresso nella costruzione delle Olimpie negli ultimi 3 anni. Esempio? Da Punter + LeDay (un giocatore solidissimo + uno semplicemente sublime) a Baron + Voigtmann (o Thomas a fine carriera e fuori ruolo, povero; o notoriamente rotto).

4 – BASTA. Dallo scorso anno chiedo che il commento gioco-per-gioco non veda coinvolto il telecronista figlio del calcio. Volto storico o no, basta. Shaun invece di Deshaun Thomas, Mosley invece di Motley: almeno i nomi diamine. E parlo solo dell’ultima “prestazione”, tra un traversone dalla bandierina e un penalty.

5 – DON SERGIO. Allenare club o nazionali è roba molto diversa. A Milano, nemmeno troppi anni fa, Scariolo ha perso almeno uno scudetto che era solo da vincere, per la differenza con le altre squadre. Ottimo selezionatore e in grado di dare il top in mesi estivi e tornei concentrati in cui affronta spesso avversari molto più stanchi (Doncic, Giannis, Gobert, Micic) dei suoi (Hernangomez Bros, Garuba); molto meno abile gestore in-game quando serve. Contro il Pana, la V ha beccato un KO pesantissimo, lasciando al quintultimo attacco della EL ben 55 pti nei due quarti centrali. Significa questo: nel primo quarto vai col piano partita, nel quarto vai con quelli che hanno giocato meglio; il difficile sta appunto in mezzo, quando devi adeguare le tue idee di rotazione alla realtà della gara. Appunto. Senza due KO da scarsa guida tecnica contro Zalgiris e Pana, la V sarebbe sesta.

6 – MICIC / ZO BROWN. Brown sarebbe stato l’uomo ideale per l’Armani. Non lo prendi perché? Per la difesa? …E poi prendi Pangos?? Pangos costa davvero così tanto meno di Brown??? In ogni caso: tutti a parlare di Micic, ma Brown non è distante. Punti + assists: Micic 18.9 + 6.6, Brown 16.3 + 6.4. Valutazione totale: Micic 23.1 (2’ in EL, primo tra le pg), Brown 17.9 (8’in EL, terzo tra le pg). Nei primi 25 di EL ci sono 2 dell’Efes, 3 del Fener, 3 del Real, persino Laprovittola con 2 dell’ASVEL e uno del Pana…nessuno di Milano. Nemmeno della V-Bo.

7 – DAMIR JAVOR. L’arbitro che ha espulso Teodosic nel finale vs EFES. Tornando alla guida tecnica di Bologna: un allenatore, sempre, deve mettersi tra il proprio giocatore arrabbiato e la terna; a maggior ragione se si tratta di un fumantino come Teodosic. Prende tecnico il coach, non il giocatore. E se un coach campione d’Europa, in casa, non ha sufficiente grip sulle terne per evitare episodi del genere, fin dal fallo oggettivamente subito da Teodosic nel frame immediatamente precedente il fattaccio, bisogna riflettere seriamente su cosa si intende per prestigio, e su come farlo pesare.

8 – BAYERN. I Bavaresi sono in coda, ma attenzione: dopo la partenza disastrosa sono 2-3 nelle ultime 5. La squadra del Trinca manca di talento ma non si lascia i corpo una stilla di energia, alla fine delle gare. Non consideratela fuori dai PO, perché, dato il roster povero, un solo innesto giusto li farebbe progredire di oceani.

9 – PANA. Era tanto tempo che gli Ateniesi non vincevano due gare di EL in fila. Lungi da essere fuori dalla crisi economica e tecnica, stanno tuttavia avendo qualche soddisfazione e qualche regalo, come quello ricevuto dalla V-Bo mercoledì. Hanno anche uno dei grandi giocatori più nascosti della competizione: Dwayne Bacon, 18.3.2 e un recupero di media.

10 – LESSORTEIDE. Partizan sconfitto in settimana e Lessort ha fatto fatica contro i lunghi del Real (forse il pacchetto più variegato e meglio assortito): il Francese però rimane però nei primi 5 di EL in stoppate, rimbalzi, rimbalzi offensivi, valutazione.