BentornAtA Fortitudo! BentornAtA nel basket dove è giusto che tu sia e che tu stia. BentornAtA da dove te ne eri andata con troppi brutti scheletri nell’armadio dieci anni fa e dove torni al termine di un campionato dominato e con tante belle prospettive. BentornAtA quindi, con la speranza che il tuo ritorno duri il più a lungo possibile e che il tuo popolo possa tornare a soffrire e gioire per qualcosa di importante come sta facendo adesso.

La matematica certezza di disputare il prossimo campionato nella massima serie arriva al termine di una partita tutt’altro che semplice, complice una Ferrara che seppure priva di Campbell mette grande attenzione, voglia, intensità nella partita e per venti minuti tiene in scacco la Fortitudo che non riesce a concretizzare un gioco che magari è un po’ deficitario ma che risente della emozione che si respira dentro al PalaDozza e che nel primo tempo si materializza nel “braccino corto” dei terminali offensivi della band dell’osannato Antimo Martino.

Swann, Ganeto e Fantoni trascinano gli estensi in una prova orgogliosa e volitiva ed anche quando Ferrara prende una devastante spallata in avvio di terzo periodo, non si perdono d’animo e colpo su colpo provano a rinviare la festA della Fortitudo. Brividi sulla schiena dei tifosi biancoblù quando Liberati insacca il 70-63 in avvio di ultimo periodo; brividi che svaniscono sulle ennesime scorribande di un Kenny Hasbrouck versione “a tutto tondo” ( attacco e difesa) per l’allungo decisivo a cavallo della metà dell’ultima frazione.

Gli ultimi quattro minuti sono un tripudio con una gigantesca A che appare come per magia in curva Schull e tutto il Paladozza ad accompagnare quei 180 secondi di autentica attesa… il countdown che segna finalmente la fine del purgatorio ( passando ovviamente dall’inferno del 2009-2010 con le “due” Fortitudo), durato due lustri, e spalanca la porta del Paradiso varcata da Mancinelli & Co. Al suono della sirena.

LA CRONACA

Due fattori: il primo, che la Fortitudo sia contratta lo si capisce alla seconda azione e, secondo, che Ferrara non sia venuta a fare la comparsa pure. Ne nascono dieci minuti di autentica sofferenza, dove la Fortitudo in attacco pur scegliendo buone soluzioni non trova mai il fondo della retina (0/6 da oltre l’arco). Ferrara almeno nei primi minuti non è lucida in attacco ma, quando dopo la metà del primo tempo si svegliano Swann e Fantoni gli estensi mettono la freccia, sorpassando sul 9-11 e mantenendo vantaggio fino alla fine del periodo. Non basta un buon Mancinelli per permettere alla F di agganciare gli avversari (18-20) e Ferrara può chiudere il quarto con un vantaggio di 4 lunghezze a coronamento comunque di una frazione ben interpretata. Male invece gli uomini di Martino ( nonostante il timoniere Fortitudino abbia ruotato vorticosamente gli effettivi) che chiudono con un rivedibile 35 dal campo.

Sulle prime curve del secondo parziale la rottura prolungata della Fortitudo in attacco continua: si aggiungono però un paio di amnesie difensive che portano Ferrara a +10 ( non credo si fosse mai vista in tutto l’anno una squadra che arrivi alla doppia cifra di vantaggio a Bologna) al termine di un parziale di 9-1 a cavallo dei due quarti ( Swann, Ganeto e Fantoni sugli scudi). E’ rapido il time out di Martino così come rapido il 4-0 con cui la Foertitudo torna a un “gestibile “ -6. Il Paladozza alza i decibel, Ferrara continua nella sua gara tutta sostanza, ma almeno un po’ si disunisce perdendo un paio di palloni di troppo e quando Hasbrouck trova la prima tripla dei suoi ( minuto 16) dopo dieci “mattoni” il Madison esplode con la effe a -1 e Leka costretto al secondo time out con la squadra gravata dai falli ( Molinaro già a 4). In cattedra Hasbrouck che cancella Swann e fabbrica un ottimo secondo quarto,c aricando peraltro di falli la difesa ferrarese (5 i falli subiti per lui). Ferrara non molla e impatta sul finale di quarto. Squadre quindi negli spogliatoi sul 38-38 e promozione ancora tutta da conquistare.

La spallata che la Fortitudo assesta in avvio di terzo parziale è di quelle che tramortiscono e che tante volte in questa stagione si sono viste. 24-6 nei primi 5 minuti con il tiro che finalmente inizia ad entrare, con Hasbrouck che comanda le operazioni e il Mancio che consolida le fondamenta della gara-promozione. 62-44 sembra essere il game set and match. Ma Ferrara, che come detto non è venuta in vacanza al Paladozza, reagisce, non molla, suda e cuce fino al -7 del minuto 31 ( 70-63) coincidente con il momento in cui Antimo Martino fa riposare i suoi migliori interpreti. Nuovamente sulle tavole il quintetto, 12-2 e questa volta è veramente il gioco-partita-incontro. Si può veramente festeggiare, il Paladozza può esplodere in quel fragoroso boato di liberazione, anche il condottiero biancoblù negli ultimi 60 secondi si lascia andare e tutto finisce come… doveva finire.

Fortitudo in serie A. Con merito, tanto merito. Con grande soddisfazione per tutta la tifoseria. E, oggi come oggi, poco importa di quelle che saranno le scelte e gli obiettivi. Quello che conta è essere tornAti!

Pagelline.

Fortitudo: Delfino 6, Cinciarini 5,5, Mancinelli 7,5, Franco s.v., Benevelli 6,5m Leunen 7, Cinti s.v., Venuto 5, Rosselli 6,5, Fantinelli 7, Pini s.v., Hasbrouck 8. All. Martino 7

Kleb Ferrara: Conti s.v., Swann 6,5. Fantoni 7, Ganeto 7, Molinaro 5,5, Mazzoleni 6, Buffo 6, Mazzotti 5, Panni 6, Calò 5, Liberati 5,5. All. Leks 6.

Arbitri:

FORTITUDO BOLOGNA – BONDI FERRARA 91-79 (19-23) (38-38) (70-58)

Fortitudo Bologna: Delfino 5 (1/2 ;1/2), Ciniciarini 2 (1/1, 0/4), Mancinelli 18 (6/8, 1/2), Franco 3 (1/1 da 3), Benevelli 7 (2/3, 1/3), Leunen 7 (2/3, 1/4), Cinti (0/1), Venuto 1 (0/1, 0/1), Rosselli 8 (2/5, 1/2), Fantinelli 12 (5/7, 0/1), Pini, Hasbrouck 28 (2/3, 6/11). All. Martino.

Bondi Ferrara: Conti 2 (1/1), Swann 15 ( 3/4 , 3/11), Fantoni 13 (5/10), Ganeto 19 (7/10, 1/6), Molinaro 11 (3/4 ,1/2), Mazzoleni 4 (2/4), Buffo 6 (1/1, 1/1), Mazzotti (0/1 da 3), Panni 7 (2/4, 1/3), Calò (0/1), Campbell n.e., Liberati 2 ( 1/2 ,0/2). All. Leka

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 21/33; Fe 25/41. Tiri da 3 Bo: 12/31; Fe 7/26. Liberi: Bo: 6/9, Fe 8/11. Rimbalzi: Bo 31 (Leunen 11) . Assist: Bologna 21 (Leunen 6), Ferrara 18 (Swann 7).

Arbitri: Cicaglia 6,5, Capurro 5,5, Trifiletti 6.

Spettatori 5.570 (sold out)