I tam tam senesi battono forte e arrivano lontano, come i kodà giapponesi, segnalando poco dopo l’alba dell’8 maggio, di un arresto importante della Mens Sana in arrivo a Siena. Non faccio certo fatica a capire chi possa essere. In seguito, dall’Ufficio Stampa Guardia di Finanza mi giunge l’invito via email per la conferenza alle 11 nel Salone d’onore del Comando Provinciale concernente l’operazione di Servizio denominata “TIME OUT” specificando “nel settore delle frodi fiscali che ha portato all’esecuzione di quattro ordinanze di arresti domiciliari e sequestri patrimoniali per 14milioni di euro”.

Sarà presente anche il magistrato titolare del fascicolo, il Sostituto Procuratore dottor Antonino Nastasi, siciliano “duro e puro” che assomiglia fisicamente al Commissario Montalbano. Arrivando a Siena da Messina, dopo indagini brillanti, nella città del Palio non è venuto a svernare in una Procura un tempo “tranquilla” e adesso assediata dai fantasmi trovandosi sulle spalle, assieme ad altri colleghi, la vicenda “scottante” della scellerata gestione Monte dei Paschi che, si sa, s’intreccia strettamente con quella della Mens Sana Basket che ha vinto 8 scudetti, la serie record in questo sport e fatto conoscere il basket nel 1907 e costola della gloriosa Polisportiva Mens Sana che vanta oltre 120 anni di storia contribuendo a introdurre l’educazione fisica nel programma scolastico.

E’ una strana partita, quella di cui è protagonista la Mens Sana Basket nella punta più alta di superbia nonostante la realtà emersa e il cui Consiglio di Amministrazione – come mai si era visto sotto canestro – è stato denunciato – quando purtroppo i buoi erano scappati dalla stalla – da alcuni soci per “false comunicazioni sociali” portando al fallimento il club “condotto – si legge nel Comunicato della GdF di Siena – da parte di Ferdinando Minucci oltre al vicepresidente Paola Serpi (responsabile anche del Collegio dei revisori dei conti della banca), il notaio Cesare Lazzeroni e Olga Finetti, denunciati per bancarotta fraudolenta aggravata per aver causato il dissesto economico”.

Per un articolo del Regolamento Organico, la squadra dovrebbe essere messa fuori dal campionato come sostiene il presidente della Virtus Roma, invece la Comtec, organo di controllo “dormiente”, non ha espresso provvedimenti, e nessun parere orientativo. E la Federazione ripete che gli stipendi vengono regolarmente pagati e gli adempimenti di legge assolti. Siamo sicuri che vegano pagati anche quelli su estero per “diritti di immagine”? Non è il caso di chiederlo agli agenti e ai giocatori?

La Polisportiva alla cui presidenza c’è da anni la persona che per primo ha dato credito all’attuale dirigenza creandogli, come figura delle associazioni imprenditoriali senese, un credito presso la Fises, Finanziaria Senese di Sviluppo finanziata dalle istituzioni e dal Monte, ha dovuto riprendere il controllo attraverso un curatore fallimentare. I responsabili sono invece usciti, in seguito alle perquisizioni e agli addebiti, nel momento del papatrack e con gran clamore il personaggio centrale è stato persino ringraziato dalla casa madre con un comunicato ufficiale per i risultati raggiunti e sottolineato che restava sempre a disposizione della società, dove alcuni sostengono di averlo rivisto successivamente in viale Sclavo. Me l’ha confermato anche chi ha lavorato all’indagine.

Con gran sorpresa, pochi giorni dopo a Milano nonostante questa “disavventura”, Minucci veniva eletto dai club presidente di Legabasket con 14 voti su 16 e iniziava un frenetico giro d’Italia per prepararsi il terreno: si è presentato nelle nuove vesti ai dipendenti della Lega a Bologna, è stato a Roma dal presidente del CONI, ad Ancona per l’All Star Game invitando a pranzo i giornalisti e poi ha fatto capolino in Procura a Teramo per la querela a un blogger locale.

to be continued (2ª parte)…