Una notizia buona e una brutta per i Cleveland Cavaliers, la squadra del giorno della NBA con l’arrivo di LeBron James, il giocatore come popolarità sulle orme di Michael Jordan.

Prima la brutta, riguardante Kevin Love che doveva scegliere fra i Lakers e i Cavaliers e richiesto con particolare insistenza da LeBron ha scelto, come ha confermato il suo presidente, la franchigia dell’Ohio creando malumori all’interno della NBA perché ovviamente diventa la favorita per il titolo.

La NBA avrebbe ricevuto un esposto per denunciare irregolarità sul contratto con Love in base al patto sindacale. La durata sarebbe di 5 anni più 5, difatti di parla di un decennale da 300 milioni, mentre le norme prescrivono contratti al massimo per 5 stagioni. La NBA sta investigando e potrebbe annullare l’accordo, con possibili sanzioni ove fosse riscontrato l’illegittimità. Il sindacato dei Giocatori per ora non ha fatto commenti.

L’annuncio dell’ingaggio di Love è previsto dopo il 23 agosto, per rispetto di un’altra norma che prevede che un giocatore scelto nel draft e messo sotto contratto non possa essere messo sul mercato prima del mese successivo alla firma. Il perno dell’operazione, infatti, ruota sulla cessione di Andrew Wiggins, il n.1 del draft, firmato il 23 luglio. Cleveland cede Wiggins, il n.1 del draft dell’anno precedente, Anthony Bennett, anch’esso canadese come Wiggins e la prima scelta dei Cavaliers 2015, mentre Taddeus Young si muove dai Sixers per prendere il posto di Minnesota ai Wolves.

La notizia buona è che l’arrivo di LeBron ha scatenato l’entusiasmo a livelli pazzeschi, e ben 25 mila tifosi hanno partecipato allo spettacolo per il benvenuto al “Prescelto” nello stadio di Akron, la città natale dove ha vissuto un’infanzia travagliata, perché il padre se n’è andato di casa e la madre ha dovuto fare grandissimi sacrifici per poterlo mandare a scuola.

Si è presentato con una maglia nera con la propria effigie dorata, calzoncini , scarpe da basket e cappellino nero, e al centro del palco, prima della serata musicale conclusa con uno spettacolo di fuochi d’artificio che ha sancito la riappacificazione con i tifosi che bruciarono i suoi poster quando si trasferì a Miami, ha fatto un discorso di questo tono, che peraltro riecheggia le spiegazioni date su Sport Illustrated per spiegare questo passo, che vanno al di là del fatto sportivo, dell’ingaggio, ma sono un impegno col territorio e questo stato d’America un po’ decentrato. “Sono LeBron James di Akron, una città americana dell’interno, che ha sempre cercato di fare qualcosa per il territorio e la sua gente e che dimostra che si può arrivare lontano”.

Intanto il giallo del contratto di Love può bloccare il mercato, LeBron aveva offerte da almeno 6 squadre, compresi i Rockets che adesso cercano trovare alternative puntando sull’Europa. E alla notizia che Alessandro Gentile rimaneva all’Armani per i prossimi due anni, i Rocket che l’hanno scelto al n.53 hanno puntato su Kostas Papanikolau ritenendolo più maturo del capitano dei campioni d’Italia. A un anno di distanza dal passaggio dall’Olympiacos campione d’Europa al Barcellona, il miglior prospetto del basket greco che aveva firmato un biennale per 2,5 milioni di euro pagherà la penale di 1,1 milioni per liberarsi e raggiungerà Houston che l’aveva scelto un anno fa col n.48. Kostas, guardia e ala piccola, ritrova in Texas l’ex compagno di squadra Joey Dorsey col quale ha vinto due volte l’Euroclub. Dorsey aveva già giocato coi Rockets dal 2008 al 2010, poi l’ala forte aveva scelto di giocare nel Baskonia, nell’Olympiacos e in Turchia (Gaziantep). Erano due mesi che i Rockets lo stavano corteggiando, poi al no di LeBron e Anthony e di Alessandro Gentile che chiedeva un garantito di un certo livello e garanzie sulla rotazione, il cecchino greco è diventato indispensabile per salvare la faccia dei dirigenti. Un altro brutto colpo per l’Euroleague che prosegue sulla strada pericolosa dell’autoreferenzialità e perde via via i suoi gioielli, e anche con una rottura anticipata del contratto. Perché è già il secondo caso, dopo il divorzio da Mirotic che ha pagato una penale di 1,5 milioni per liberarsi e giocare coi Bulls.

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