Gara 5 è sempre “pivotal”, fondamentale nelle serie al meglio delle 7. Tra Bucks e Raptors la quinta era a Milwaukee..

..ed i Cerbiatti l’hanno persa mandando all’aria il fattore campo ottenuto vincendo con autorità la Regular Season. I Bucks hanno avuto una fase centrale di Playoffs davvero convincente: dopo aver perso Gara 1 in casa vs Boston hanno messo insieme 6 W in fila, 4 per eliminare BOS e 2 per arrivare 2-0 vs TOR, quasi sempre mostrando dominio sugli avversari. Ora, forse, sono arrivati al termine della benzina. Oltre ai dati tecnici e tattici, è questa la sensazione offerta da MIL: che siano davvero stanchi, e soprattutto più stanchi dei Raptors. Sono formazioni abbastanza simili: entrambe hanno un uomo dominante (Kawhi e lo Pterodattilo), entrambe sono capaci di difendere alla morte ed eseguire con precisione in attacco (stanotte, per esempio, 0 palle perse per entrambe nel terzo periodo), entrambe hanno una panchina solida e profonda ma non costantissima nelle prestazioni. Proprio l’elevazione del rendimento del pino dei Dinosauri e il quasi contemporaneo spegnersi di quello dei Bucks è uno dei fattori che han determinato il cambio di leadership e inerzia in questa serie. Dopo gare orribili il primo a ripendersi nel pino canadese è stato Ibaka (6+6), seguito da Powell (8+4, 15 di media nelle ultime 4) e nelle ultime due gare anche da Van Vleet (21 con 7/9 da 3). Il quintetto con le tre guardie (Lowry-VanVleet-Powell) + Ibaka e Siakam (14-13-2 con 1 rec e 3 stoppate, ma 5/15 dal campo) è quello che stanotte ha girato e salvato la gara per The North, ricucendo lo strappo che verso la metà del terzo periodo aveva portato MIL a +12. Missione completata senza Kawhi (35-7-9) in campo dunque: libero di riposarsi più del collega avversario, che appena scende vede quasi sempre i vantaggi diminuire o i passivi aumentare, e se non arrivano partite enormi da Middleton o Bledsoe, MIL non vince se Giannis non va sui 30 con rimbalzi in doppia cifra. Nel finale Antetokounmpo (24-6-6) era a pezzi, ha compiuto anche scelte offensive del tutto sbagliate contribuendo con due perse, qualche errore al tiro e qualche fallo di troppo al brutto quarto finale che ha portato MIL alla sconfitta. Altri fattori: Nick Nurse ha giocato gli ultimi 18 mins sempre con il doppio play Lowry+VanVleet, non solo perchè FVV si sta riprendendo (nelle ultime due gare è 19/12 da 3 dopo un periodo da 3/34) ma soprattutto per prendere in mezzo la pg avversaria Eric Bledsoe. Bledsoe (20, ma le palle perse sono il doppio degli assists: 4 vs 2), infatti, pur quasi 30enne ha compiuto solo quest’anno i passi per diventare una pg di élite: rimane tuttavia più un muscolare che un ragionatore o un raffinato gestore, e per Mlwaukee questo sta rappresentando un problema perchè i Raptors, alla fine, hanno quasi la stessa fisicità ma molta più sapienza cestistica con praticamente tutte le combinazioni di quintetti possibili. Serie finita? Non si può dire perchè l’arena canadese non è stato certo il campo più blindato dei PO 2019, ma l’inerzia è dalla parte di Toronto. Per chi vuole pensare male: è sfumata la possibilità di Finals tra GS e Celtics, che sarebbe stata assai gradita alla NBA (pensate solo che si sarebbero affrontate la numero 1,2 e 4 tra le magliette più vendute nella NBA: Steph, KD, Kyrie), quindi ora secondo voi chi preferirebbe tra MIL (che ha una percentuale imbarazzante di assenza di colori alternativi al bianco tra gli spettatori del FiServ Forum e la cui polizia ha violato a settembre i diritti del giocatore Sterling Brown e pagherà lauto risarcimento) e Toronto (multietnica come poche altre, guidata da un nigeriano che potrebbe entrare presto nelle sacre stanze dell’amministrazione NBA, e che ha un fans altamente scorretto ma altamente mediatico come Drake a bordo campo)?