Solo tre gare nella notte NBA. Al Madison Square Garden, Irving e James trascinano i Cavaliers oltre l’ostacolo Knicks; Lillard e compagni abbattono tra le mura amiche i Pacers, mentre Golden State, spinta dal suo backcourt asfalta Unibrow (unico a salvarsi) ed i suoi Pelicans.

New York Knicks – Cleveland Cavaliers 87-90

I Cavaliers (10-7), seppure non disputando un match perfetto, proseguono nella loro striscia positiva e sbancano il Madison Square Garden, ottenendo la vendetta sui Knicks (4-16), che lo scorso 31 ottobre avevano rovinato il season opener di Cleveland vincendo alla Q Arena, con Anthony protagonista. Diversamente è andata la scorsa notte, James e compagni sembrano sempre più una squadra e sempre meno un’accozzaglia di superstar della Lega, mentre New York è alle prese con un momento decisamente negativo, soprattutto da parte della propria stella, tenuta dai Cavs a soli 9 punti con un misero 4/19 dal campo. Per lunghi tratti della gara, sono Hardaway jr. (20 punti) e Stoudemire (18 punti e 9 rimbalzi) a spingere sull’acceleratore, permettendo ai Knicks di mantenersi in vantaggio fino all’inizio del quarto periodo; da questo momento in poi, gestione totalmente sbagliata della gara da parte di NY, a brillare è il talento di Kyrie Irving, che permette ai suoi di rientrare e piazza anche il canestro del +3 decisivo a 10” dalla sirena. Sulla tripla tentata nell’ultima azione da Melo, che si spegne sul ferro, si chiude la gara che consente a Cleveland di allungare a 5 la striscia di vittorie consecutive, e di lanciarsi all’inseguimento delle migliori ad Est.

New York Knicks: Hardaway jr. 20 punti, 8/14 dal campo, 4/8 da 3 – Cleveland Cavs: Irving 37 punti, 12/18 dal campo; James 19 punti, 12 assist.

Portland Trail Blazers – Indiana Pacers 88-82

Inarrestabili i Trail Blazers (15-4), che battono tra le mura amiche i Pacers (7-12), vincendo una sfida tutt’altro che esaltante. Difficoltà nell’andare a canestro da entrambe le parti nel primo tempo, con le squadre che all’intervallo lungo sono sul 38-33 per Portland; al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa tentano l’allungo decisivo a più riprese, ma Indiana, guidata da West (13 punti e 8 rimbalzi) e Stuckey (16 punti, 5 assist e 6 rimbalzi), riesce a mantenere in vita la gara, trovando l’impatto ad inizio quarto periodo sul 64 pari. Nel finale di gara è Lillard (23 punti, 8/11 tl, 3 assist, 8 rimbalzi, 2 rubate) a spingere i suoi alla vittoria con un parziale di 11-0 che taglia le gambe ai Pacers, i quali riescono comunque a rientrare fino al -3, ma negli ultimi istanti del match si vedono chiudere la porta in faccia dai liberi realizzati dai Blazers.

Golden State Warriors – New Orleans Pelicans 112-85

I Warriors (16-2) battono senza alcun problema New Orleans (8-9), e, approfittando della sconfitta subita da Memphis sul campo dei Rockets due notti fa, si piazzano al primo posto della Western Conference. Partita mai in bilico, gli Splash Brothers di Golden State sono troppo per i Pelicans, che, eccezion fatta per il solito Davis, non riescono a tenere il ritmo dei gialloblu. La sfida tra due dei candidati al titolo di MVP si conclude momentaneamente con un pareggio, sia Curry che Unibrow chiudono il match in doppia doppia, Steph mette 19 punti e 11 assist, AD scrive 30 e 15 rimbalzi con il 73% dal campo, a fare la differenza sono invece le second unit delle due squadre; Golden State è decisamente un team più profondo dei Pelicans, il confronto tra le panchine è impietoso, 31-18 per i padroni di casa. I Warriors godono anche della solita prestazione della spalla preferita di Curry, quel Klay Thompson che riesce ad incidere sul match rendendosi protagonista dei vari parziali piazzati dai padroni di casa, mettendo a referto 23 punti con il 5/8 dall’arco, ai quali aggiunge 5 assist.