Grossa sorpresa nel vedere la Fortitudo giocare davvero in casa le gare in casa, ma aspettiamo fiduciosi i prossimi tricks curvaioli. Il 29 Ottobre 2002 è il giorno dell’incidente che costò la vita Andrea Blasi, Micio. In un finesettimana dedicato al ricordo dei nostri cari scomparsi, è stato ed è giusto ricordarlo.

PRIMO TEMPO: la gara inizia contratta per la F, che si fa sorpendere dai Lombardi, compagine destinata a lottar per non retrocedere, e sostanzialmente fondata sull’italiano Frassinetti e sui due stranieri, Pacher (top scorer in Svizzera) e Raivio (USA naturalizzato Ungherese). Daranno buon contributo nella prima metà anche Navarini e Martini, pg e sg di 19 e 23 anni rispettivamente, mentre sarà come grandine sulle vigne l’unico vero lungo a disposizione di coach Mattia Ferrari, il 2.03 Allodi, che in meno di 4 minuti in campo commette fallo-fallo-fallo in attacco, fornendo ossigeno a una Fortitudo capace di buttare 16 palloni in 20 minuti. Ogni tentativo di allungo bolognese, un paio di volte a +4 e palla in mano, viene appunto frustrato dalla messe di palle perse, sotto forma di aperture affrettate, falli in attacco, palloni sassati al ricevitore con velocità decisamente troppo elevata per la poca distanza che lo separava dal passatore. A questi si devono aggiungere 3 o 4 piccioni lanciati in aria che sarebbe eccessivo chiamare tiri. La voglia, l’agonismo e la profondità del roster sono state le uniche armi della truppa di Boniciolli, che ha avuto costanza solo da Ed Daniel e Raucci (non male in difesa sul puntero Frassinetti), e sprazzi da Candi, Iannilli e Flowers. Un antisportivo a 42 sec dal termine proprio dell’Americano arrivato dalla Romania è costato un meno 5, riparato allo scadere da una tripla dello stesso Flowers. Un altro buzzer-beater, del rientrante neolaureato Matteo Montano, era valso il +2 alla F allo scadere del primo quarto. Insufficienti proprio Montano, Italiano e Sorrentino: il play non trova il ritmo, e spesso è vagamente iperaggressivo in difesa, causando gli stessi danni che causerebbe essendolo troppo poco, mentre quello che dovrebbe essere il 4 perimetrale di Bologna inizia aggressivo andando in lunetta, poi rifiuta un tiro che grida vendetta, sbaglia di conseguenza l’avvicinamento a canestro e viene panchinato. Rimetterà piede sulle tavole poco dopo, ma lasciando intensità e concentrazione in panchina; Montano, invece, ha sulla coscienza due dei suddetti piccioni e un paio di perse.

SECONDO TEMPO: il terzo quarto segna 23-10 per la Fortitudo. Sui 10 minuti a disposizione, Legnano ha segnato in solo un minuto e mezzo, approsimativamente, di gioco: 2 triple consecutive a metà quarto, precedute da un canestrino di Pacher e da un 2/4 di Raivio dalla lunetta negli ultimi 40 sec. I fautori del bel parziale sono stati principalmente Raucci ed Italiano, il quale ha ritrovato grinta e precisione, e la sicurezza che gli pernmetterà, a inizio del quarto parziale, di sganciare la tripla del +14. Matteo Boniciolli ha saputo dare la svolta negli spogliatoi, convincendo i suoi a smettere di far fuori possessi offensivi buttando palloni, forse rimarcando che, nel primo tempo, ogni volta che la F metteva 4 passaggi in fila ne scaturiva un canestro. La difesa al rientro è stata intensa e tecnica insieme, come testimoniato dal bonus raggiunto solo a una quarantina di sec dalla fine del terzo parziale. Il vantaggio si dilata fino al +19, con un and1 di Carraretto, che però viene immediatamente restituito, garantendo 3 punti a Raivio che arriva a 17. Altro duello tra i due sulle note della tabellina del 3 nelle due azioni successive: alla tripla dell’ex MensSana segue quella dello straniero di Legnano. Si arriva all’interno degli ultimi 4 minuti con l’uscita per falli ingloriosa di Allodi, con Daniel che viene cercato spesso e lucra liberi, con la seconda tripla di Candi. Un fallo eufemisticamente superfluo dello stesso Candi costa alla Fortitudo un riavvicinamento di Legnano sotto i 15 di distacco, e al giovane play una cazziatone brutalissimo e meritato di Boniciolli, di quelli che ti fan dire “ma dai, poverino..”. Alla fine entrano anche Campogrande e Lucchetta jr, che segna un libero. Questa era la gara dell’esordio di Daniel, buono con 18+9, ma indietro, come ovvio che sia, nell’intesa con Iannilli soprattutto nella metà campo difensiva. Il lungo laziale ha giocato poco nel secondo tempo, ma ha una volta di più mostrato che, in attacco, è molto migliore fronte che spalle a canestro. MVP per noi: Davide Raucci.

ETERNEDILE FORTITUDO BOLOGNA 93 – EUROPROMOTION LEGNANO 71